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Salario minimo, la Lega: "Battaglia ideologica. Il Pd non vuole il confronto"

"C’è da chiedersi cosa abbia prodotto il Pd sul salario minimo nel decennio in cui è stato al Governo e con quale faccia, oggi, rinneghi, per esempio, ii Jobs act approvato e sostenuto con il Governo Renzi"

“Assenti idee e proposte serie nell’intricata nebulosa piddina, si constata la strumentalità e il populismo della loro battaglia di retroguardia sul salario minimo. Ne siano prova i vergognosi manifesti che pubblicizzano i banchetti per la raccolta firme. Vergognosi perché incolpano e demonizzano esponenti della maggioranza di un Governo in carica da appena un anno accusandoli di ‘voler fare lavorare per uno stipendio da fame’, mentre è vero il contrario. Un modo di fare politica di infimo livello quello del Pd, anche a Cesena, con la diffusione di falsità per demonizzare l’avversario politico, trascurando nei fatti i veri interessi dei lavoratori. Tipico metodo della sinistra incapace di competere con chiarezza e veridicità in qualunque campo”. Così in una nota la Lega Cesena.

“C’è da chiedersi cosa abbia prodotto il Pd sul salario minimo nel decennio in cui è stato al Governo e con quale faccia, oggi, rinneghi, per esempio, ii Jobs act approvato e sostenuto con il Governo Renzi - proseguono dal Carroccio -. Ma sono noti ormai gli ispiratori della nuova battaglia massimalista del Pd che va in senso opposto e contrario al bene dei lavoratori e alla ripresa economica. Dopo aver abbandonato i temi più vicini al lavoro e propedeutici al rilancio del Paese, la sinistra ha abbracciato supinamente le battaglie del ’dirittismo’ più qualunquista e più lontano che mai dalle esigenze di chi ogni giorno si alza per mettere insieme pranzo e cena e concedersi grazie alla propria attività qualche svago. Oggi il Pd di Elly Schlein al seguito del sindacato-partito del cigiellino Maurizio Landini, il vero leader della sinistra, si schiera per la nuova battaglia sul salario minimo".

" Una battaglia che non accetta alcun confronto come si è visto a Palazzo Chigi dove la schiera dei proponenti del salario minimo ha rigettato ogni dialogo. La sinistra non si smentisce, rischiando di trascinare la società in una deriva distruttiva. Se davvero Schlein, Landini & company avessero voluto contrastare i contratti pirata, le false imprese e le false cooperative avrebbero dovuto scegliere la strada del confronto costruttivo per trovare una soluzione bipartisan - concludono dalla Lega -. La loro chiusura mostra invece di che impasto ideologico sono fatti. E, tra l’altro, sarebbe anche interessante capire e conoscere il trattamento riservato ai lavoratori della vasta galassia di cooperative che operano nella nostra regione a cui, non abbiamo dubbi, saranno garantiti contratti, salari e trattamenti competitivi”.

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