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Sacro Cuore, Davide Fabbri: "E' imposto il ripristino dei luoghi prima del nuovo cantiere"

"Il sindaco di Cesena Paolo Lucchi ha annunciato pubblicamente la sospensione dell'iter procedurale del nuovo parcheggio del Sacro Cuore ravvisando "una pausa di riflessione" da parte dei proprietari del cantiere"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

Il sindaco di Cesena Paolo Lucchi ha annunciato pubblicamente la sospensione dell'iter procedurale del nuovo parcheggio del Sacro Cuore ravvisando "una pausa di riflessione" da parte dei proprietari del cantiere. Ma quale pausa di riflessione da parte della Compagnia Sacro Cuore srl legata a Comunione e Liberazione?

La verità è decisamente un'altra: per poter far ripartire il cantiere cesenate fermo da anni, la proprietà deve rimettere in pristino l'originale stato dei luoghi; lo afferma la sentenza della Magistratura forlivese intervenuta a condannare gli autori dei diversi abusi edilizi. La sentenza del Tribunale - oltre a condannare gli autori degli abusi edilizi - sanzionò anche la dirigente comunale Emanuela Antoniacci, dirigente del settore Edilizia Privata, per omessa denuncia all'Autorità Giudiziaria degli abusi a sua conoscenza. Il caso poi ha voluto che questa dirigente condannata in primo grado, è stata premiata dal sindaco Paolo Lucchi con una seconda dirigenza comunale: la Programmazione Urbanistica.

Il nuovo progetto presentato dalla proprietà - dopo il dissequestro giudiziario - in variante sostanziale al progetto originario del cantiere del Sacro Cuore, è pertanto sospeso per questi motivi, data la mancanza di volontà da parte della proprietà, di voler rimettere in pristino i luoghi originari.

La proprietà avrebbe voluto mantenere inalterato il progetto originario degli oltre 300 parcheggi interrati, senza mettere mano al ripristino dei luoghi dopo gli abusi edilizi. Il nuovo progetto presentato in Comune prevede infatti la realizzazione di 301 parcheggi interrati, di cui soli 62 ad uso pubblico. La stragrande maggioranza dei parcheggi è privata, e tali parcheggi sarebbero stati venduti all'interno del mercato speculativo cesenate. Si è pensato ad una operazione di salvataggio finanziario della Compagnia del Sacro Cuore (in mano a persone di Comunione e Liberazione), ora indebitata con le banche per oltre 5 milioni di euro, attraverso la vendita dei parcheggi privati. L'intenzione della proprietà è sempre stata quella della vendita dei parcheggi privati, per ottenere un ricavo superiore ai 9 milioni di euro.

Dopo una vicenda politico-giudiziaria di tali dimensioni, l'unica risposta seria da dare (quasi doverosa), sarebbe la rigorosa rimessa in pristino dei luoghi e la revoca dei permessi da costruire. Annullamento cioè dei diritti ad edificare della proprietà. Ma per far ciò occorre avere coraggio e distanza dai "poteri forti" della città. Caratteristiche non presenti nell'"uomo solo al comando" Paolo Lucchi e nel gruppo consiliare di maggioranza del PD.

Davide Fabbri - ex consigliere comunale di Cesena

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