Reddito di cittadinanza, sospensione per oltre 3mila cittadini in provincia. "Dal governo una sciagurata battaglia ideologica"
Così il senatore del MoVimento 5 Stelle Marco Croatti, che si interroga sul futuro dei 1.855 nuclei familiari della provincia di Forlì-Cesena che fino a giugno hanno percepito il Reddito di cittadinanza
"Il taglio del Reddito di Cittadinanza voluto dal governo Meloni in questa sciagurata battaglia ideologica condotta dalla destra contro i più deboli rischia di avere ripercussioni sociali enormi nei prossimi mesi". Così il senatore del MoVimento 5 Stelle Marco Croatti, che si interroga sul futuro dei 1.855 nuclei familiari della provincia di Forlì-Cesena, 3.013 persone complessivamente coinvolte, che a giugno hanno percepito un Reddito di cittadinanza con importo medio di 440 euro "grazie al quale, in tanti casi, hanno integrato uno stipendio da fame, insufficiente ad affrontare spese, bollette e affitto".
In Emilia-Romagna nel periodo tra gennaio e giugno 2023 i nuclei che hanno percepito almeno una mensilità del Reddito e della Pensione di Cittadinanza sono stati 38.478 con 69.402 persone coinvolte - prosegue Croatti -. Come può un paese civile abbandonare al proprio destino chi è in difficoltà senza sostenerlo e senza predisporre adeguate politiche sociali? Rinnoviamo l’appello affinché questa decisione sia rivista, non si abbandonino migliaia di famiglie e non si scarichi sugli sportelli sociali dei comuni il peso di una situazione che non avranno il personale e le risorse economiche per affrontare".
"La sospensione del reddito e della pensione di cittadinanza, comunicata brutalmente con un SMS, creerà infatti ripercussioni anche sugli enti locali della provincia di Forlì-Cesena, sempre più sotto pressione a causa delle conseguenze dell’alluvione e alle prese con problemi di bilancio - conclude l'esponente pentastellato -. Abolendo il Reddito di Cittadinanza il governo Meloni e le forze politiche di destra che la sostengono attuano una visione politica da legge della giungla in cui i più forti sopravvivono e i più deboli soccombono. Se non verrà affrontata questa situazione di fragilità sociale la rabbia potrebbe esplodere nel Paese molto presto".