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Quartiere al Mare, polemica sugli eventi: "Creare un calendario senza intermediari"

Così in una nota Alberto Scarpellini e Marco Fabbri, consiglieri Lista Insieme Quartiere Al Mare

“Siamo costretti, nostro malgrado, ad intervenire nuovamente sulle scelte del Quartiere al Mare che, anche per quanto riguarda il calendario eventi per il 2023, ci offre lo spunto per alcune inevitabili riflessioni". Inizia così l'intervento in una nota di Alberto Scarpellini e Marco Fabbri, consiglieri Lista Insieme Quartiere Al Mare. L’organizzazione delle rassegne sul nostro territorio è stata affidata per il biennio 2022/2023 a Pirene Srl, l’operatore che si è aggiudicato il bando pubblico. "Messa ai voti, la proposta di promuovere iniziative di quartiere per l'anno in corso sempre sotto la gestione di Pirene è passata con 6 sì e 4 no, un’approvazione non a caso risicata che dimostra che, sulla questione, aleggiavano parecchi dubbi", attaccano Scarpellini e Fabbri. 

"I consiglieri hanno votato contro la conferma di servirsi di quel gestore sulla scorta dell’esperienza dello scorso anno che, in sede di consuntivo, ha sollevato secondo noi più perplessità che consensi - proseguono gli esponenti della lista "Insieme Quartiere Al Mare -. Il nostro ‘no’ è motivato dalla non disponibilità a replicare quell’infelice esperienza che ha creato, nella nostra comunità, troppi imbarazzi e disagi. Una posizione che, per la verità, a suo tempo, sembrava condivisa dalla maggioranza dei consiglieri.  In occasione del consiglio di quartiere di mercoledì scorso ci è stato comunicato l’intenzione di affidarsi nuovamente a Pirene, una scelta avallata dal presidente del quartiere Andrea Montanari che, sulle polemiche legate agli ingaggi troppo modesti per gli artisti locali, ha parlato di ‘leggi di mercato’ come se un consiglio di quartiere dovesse ragionare con le logiche di un’azienda economica".

"Come consiglieri di minoranza insieme ad altri ci siamo ribellati a questa impostazione che, ancora una volta, rischia di generare altri spiacevoli equivoci anche perché, sulle locandine ufficiali degli eventi, c’è stampato il logo del comune e del consiglio di quartiere lasciando intendere che l’allestimento delle rassegne avvenga, in primis, sotto l’egida di questi due enti - proseguono -. Il nostro voto contrario, ci pare quasi superfluo sottolinearlo, non riguarda in nessun modo l’organizzazione degli eventi, che rappresentano dei preziosi momenti di condivisione e di aggregazione per la nostra comunità, bensì è riferito ai discutibili criteri economici con cui questi eventi vengono organizzati". 

Da qui la proposta, avanzata in consiglio di quartiere, "di creare un calendario eventi con risorse nostre, senza dunque affidarsi ad intermediari. Per quanto vi siano oneri e pastoie burocratiche, sarebbe il modo più sicuro per scongiurare ogni genere di equivoco ed evitare questo cinico mercato degli artisti che, a conti fatti, non nobilita nessuno. Secondo il presidente Montanari queste sarebbero questioni cavillose di cui non dovremmo neppure occuparci e, invece, la questione ci riguarda eccome perché nella promozione degli eventi il soggetto organizzatore, quello cioè che figura in prima persona, è proprio il quartiere al Mare, mentre il Comune di Cesena si limita a concedere il patrocinio e l’operatore economico, dunque Pirene, non compare neppure". 

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