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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Popolari per Cesena: "Senza reddito di cittadinanza lasciati soli i fragili. Assistenzialismo è la carta 'Dedicata a te'"

Continua a tenere banco il tema della soppressione da parte del governo del reddito di cittadinanza, intervengono con una nota i Popolari per Cesena

Continua a tenere banco il tema della soppressione da parte del governo del reddito di cittadinanza, intervengono con una nota i Popolari per Cesena: "Un’azione irrispettosa della persona, un sms, peraltro con un contenuto approssimativo, una vera e propria miccia per accendere la rabbia e demolire il lavoro fatto fino a questo punto con i più fragili. La misura del reddito di cittadinanza aveva ampi margini di miglioramento, certo, ma i percorsi realizzati attraverso l’ufficio di inclusione attivato in questi mesi ha supportato tante persone fragili in carico ai Servizi Sociali".

Dettagliano i Popolari per Cesena: "In questa categoria, e considerati alla stessa stregua degli altri, ci sono anche persone che oltre al lavoro hanno altri problemi (personali, sociali, famigliari, ecc.) spesso inabilitanti al lavoro o possibile solo all’interno di un percorso seguito e tutelato. Questi sono i veri poveri, queste sono le persone fragili che abbiamo l’obbligo morale e sociale di aiutare e dove possibile riportare ad una condizione di normalità. Ci risulta che nel comprensorio Cesenate siano stati circa un migliaio i percettori del reddito di cittadinanza. Di questi 310 sono finiti in carico ai Servizi Sociali proprio per le condizioni soprascritte. Se prima non erano presi in considerazione specificatamente per i loro problemi, altrettanto succede oggi con le regole varate dal nuovo Governo che sono essenzialmente anagrafiche e che non contemplano la loro condizione e li lasciano in balia di sé stessi o solo alla tutela dei servizi comunali senza ulteriori aiuti.  Ecco perché, come Popolari per Cesena, riteniamo che abbia detto il giusto il nostro assessore ai Servizi per la Persona e la Famiglia del Comune di Cesena Carmelina Labruzzo quando sostiene: “Un’azione scellerata che mostra l’assoluta deresponsabilizzazione e il totale disinteresse nei confronti delle persone più fragili e in gravi difficoltà economiche da parte del Governo”. Comunicando oltretutto la loro decisione tramite un sms a persone fragili che spesso non sono neppure nelle condizioni di comprenderne appieno la portata".

"Non è l’assistenzialismo la filosofia di fondo dei nostri Servizi - spiega ancora la nota - ma la capacitazione, ossia la possibilità di riprendere in mano la propria vita attraverso il reinserimento nel mondo del lavoro. Misure puramente assistenzialistiche e di corto respiro sono semmai quelle attivate dal Governo, come la carta spesa “Dedicata a te”, un’una tantum elargita a poche categorie, tralasciando tanti fragili del territorio. Parimenti si evidenzia che il Governo avrebbe dovuto attivare i percorsi di avviamento al lavoro prima della sospensione del reddito di cittadinanza, mentre ad oggi risultano solo ipotesi sulla carta e neppure ben definite".

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