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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

"Mascherine irregolari nel mercato locale?", la Lega presenta un'interrogazione

"Stanno emergendo in tutt’Italia inchieste, denunce e sequestri di ingenti quantità di dispositivi di protezione individuale, con codici identificativi di alcuni enti certificatori, che non sarebbero a norma"

“Quali verifiche sono state predisposte dalla Giunta Lattuca, di concerto con l’Asl Unica della Romagna e altri organismi competenti, per controllare se siano stati immessi nel mercato locale dispositivi di protezione individuali non regolari e se, eventualmente, ci sia la possibilità che siano stati utilizzati in strutture sanitarie e residenziali per anziani? Stanno infatti emergendo in tutt’Italia inchieste, denunce e sequestri di ingenti quantità di dispositivi di protezione individuale, con codici identificativi di alcuni enti certificatori, che non sarebbero a norma e che potrebbero risultare addirittura dannosi alla salute”.

Così in una nota i consiglieri del Gruppo Lega Antonella Celletti, Fabio Biguzzi, Enrico Sirotti Gaudenzi e Beatrice Baratelli, che hanno presentato un’interrogazione alla Giunta comunale.

“Gli esempi si sprecano, basti qui ricordare il caso del Friuli Venezia Giulia dove, secondo notizie stampa, sarebbero stati sequestrati in strutture sanitarie grandi quantità di dispositivi di protezione individuale non conformi agli standard, acquistati e distribuiti dalla struttura del Commissario straordinario per l’emergenza per essere utilizzati da personale sanitario e assistenziale sembra perfino in reparti Covid e RSA. Ma anche in Emilia-Romagna nel corso del 2020 sono stati diversi i sequestri di dispositivi di protezione individuale immessi in commercio senza la necessaria marcatura CE o senza l’autorizzazione da parte dell’Inail alla vendita in deroga. Visto che il rischio di utilizzare mascherine potenzialmente pericolose esiste e che risulta complicato per l’utilizzatore finale rilevare eventuali irregolarità, abbiamo domandato all’amministrazione se abbia attivato iniziative, sempre di concerto con l’Azienda sanitaria romagnola, per informare la cittadinanza su come individuare eventuali prodotti non regolari e sui pericoli ad essi connessi”.

“Abbiamo infine chiesto chiarimenti su un comunicato diffuso dall’Asl nei giorni scorsi, dove si parlava di ‘operatori sanitari potenzialmente immuni’ e si leggeva che da lunedì 15 marzo partiranno le prenotazioni per la vaccinazione di chi ha un’età tra i 75 e i 79 anni. Vogliamo conoscere quale sia il significato della frase ‘potenzialmente immune’ e quanto tempo sia previsto che intercorra tra le prenotazioni che partiranno lunedì 15 marzo e l’effettiva somministrazione del vaccino e quale vaccino sarà inoculato”.

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