rotate-mobile
Politica Cesenatico

La ricetta di Pascuzzi (San Mauro Futura) sulla sicurezza: "Serve finalmente un progetto serio di videosorveglianza"

Simone Pascuzzi, consigliere Comunale di San Mauro Pascoli e candidato Sindaco con la lista San Mauro Futura fa un resoconto sull'incontro con i cittadini sul tema della sicurezza

Simone Pascuzzi, consigliere Comunale di San Mauro Pascoli e candidato Sindaco con la lista San Mauro Futura fa un resoconto sull'incontro con i cittadini sul tema della sicurezza.

"Un tema molto caro a noi del centro destra, in cui in questi anni è stato fatto un lavoro enorme tra comunicati stampa e atti pubblici, tra mozioni ed interrogazioni, depositati nel Consiglio Comunale. Il tutto per aumentare ed attuare quelle politiche locali di Sicurezza per la nostra Comunità sammaurese. Cosa che in questi 10 anni di amministrazione Garbuglia è stato fatto pochissimo. Abbiamo presentato tre persone che saranno protagoniste nella nostra lista San Mauro Futura: Domenico Marseglia (Ministero della Difesa), Diletta Zavatta (avvocato) e Cristian Scagnelli (impiegato settore logistica), persone che vivono, lavorano e amano San Mauro Pascoli".

Simone Pascuzzi afferma: "Tutto deve partire da un aumento di copertura e presidio territoriale sul fattore sicurezza. Questo lo si ottiene iniziando finalmente con un progetto serio di videosorveglianza. Si deve partire obbligatoriamente dai varchi di accesso del nostro paese, 14 in tutto. Questo permette di sapere, conoscere chi entra ed esce a San Mauro Pascoli. Senza dimenticare il passaggio di fascia della locale Stazione dei Carabinieri. Allo stato attuale è di I°, il passaggio alla II° comporta un medio impiego operativo, un orario di apertura al pubblico di 8 ore, 7 giorni su 7. Questo bisogna lavorare soprattutto sul piano politico nazionale, dove vi è la possibilità di un forte e autentico dialogo con l'attuale Governo."

Un pieno sostegno e supporto Istituzionale ai gruppi di controllo di vicinato. Domenico Marseglia afferma: "Ho fondato il gruppo di controllo di vicinato insieme a Simone nella zona via Giovannino nel 2021. Siamo partiti con 5 famiglie, oggi ne contiamo quasi 70. Il controllo di vicinato è uno strumento di prevenzione contro la criminalità sostenuto dalla Prefettura e dal Comune stesso.

Presuppone la partecipazione dei cittadini attraverso una loro maggiore cooperazione con le forze dell’ordine. Una Comunità unita e coesa con solide relazioni è una forte barriera contro la delinquenza e la criminalità. Ad oggi il Comune su tale progetto è totalmente assente. I punti di coinvolgimento da parte dell'attuale amministrazione sono assenti. Stiamo ancora aspettando da Gennaio una risposta per un incontro con il Comandante della Polizia Locale".

"Ma non è finita, dobbiamo in tutti i modi aumentare l'operatività della Polizia Locale con il distaccamento a Mare della Municipale. Serve una figura di Ispettore da inserire nell'organico che abbia capacità ed esperienza in primis e che possa dal punto di vista sia giuridico che tecnico poter attuare ed autorizzare tutte quelle necessità operative in mancanza del Comandante. Non  basta, da anni il Comando della Polizia Locale cerca di poter accedere ai finanziamenti per l'acquisizione di un ufficio mobile, a mio avviso una delle tante priorità per il comparto sicurezza locale, questo garantirebbe un maggiore impatto operativo su 4 ruote, effettuando servizi di sicurezza e controllo avendo in pratica una centrale operativa a portata di mano. A tale progetto hanno aderito e collaborato anche i vari gruppi di controllo di vicinato tra cui quello della zona Via Giovannino, via Assiuolo e via Valentino".

Interviene Diletta Zavatta sull'attuazione di Politiche attive locali per il contrasto alla violenza ed allo Stalking: "oltre ad incentivare a promuovere con una campagna comunicativa al passo con i tempi i vari servizi dell'Unione Rubicone e Mare e le varie associazioni sul territorio che si occupano di questo, bisogna incentivare in tutti i modi la conoscenza del Reddito di Libertà, un bonus economico destinato alle donne vittime di violenza, la cui domanda va presentata in Comune. Cosa che questa amministrazione di stampo PD non ha mai sponsorizzato e fatto conoscere. Il decreto prevede  un contributo di euro 400 pro capite su base mensile per un massimo di 12 mesi alle donne vittime di violenza seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni e dai servizi sociali per consentire l' autonomia  nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza. Hanno diritto  le donne vittime di violenza e accolte nei centri riconosciuti dalle Regioni  residenti in Italia sia con cittadinanza italiana, comunitaria che extracomunitari con permesso di soggiorno o lo status di rifugiato politico o di protezione sussidiari".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La ricetta di Pascuzzi (San Mauro Futura) sulla sicurezza: "Serve finalmente un progetto serio di videosorveglianza"

CesenaToday è in caricamento