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Italia Viva incontra Zattini e Lattuca. Il sindaco di Forlì: "Cesena capoluogo non è una priorità"

Sanità, cura del territorio, provincia unica di Romagna, sviluppo economico e futuro delle due città: sono stati i temi al centro del confronto di lunedì sera tra i sindaci di Forlì e Cesena, Gian Luca Zattini ed Enzo Lattuca, e Italia Viva

Sanità, cura del territorio, provincia unica di Romagna, sviluppo economico e futuro delle due città: sono stati i temi al centro del confronto di lunedì sera tra i sindaci di Forlì e Cesena, Gian Luca Zattini ed Enzo Lattuca, e Italia Viva Forlì-Cesena. L’occasione è stata la cena degli auguri del partito, dove i due primi cittadini sono stati ospiti d’onore. “Un’iniziativa che abbiamo voluto nell’ambito delle attività di confronto con tutto il territorio che stiamo portando avanti: il presente e il futuro della nostra terra viene prima delle dinamiche politiche nazionali. Forlì, Cesena e la Romagna mai come ora hanno bisogno di concretezza, visione, capacità di unire”, è il commento del partito provinciale.

A moderare il confronto tra i due sindaci, svoltosi alla “Cantina di via Firenze” a Forlì,  i neoeletti presidenti comunali di Forlì e Cesena, rispettivamente Leonardo Gallozzi, 21 anni e Andrea Guiduzzi, 23 anni, preceduti dall’introduzione del presidente provinciale Tommaso Pirini (37 anni). 

Al primo posto dell’agenda posta da Italia Viva ai due sindaci non poteva che esserci la ricostruzione post-alluvione: “Innanzitutto è stato un evento eccezionale, ma è vero che le politiche ambientali degli anni ‘70-’80 hanno mostrato oggi le proprie lacune, serve un approccio nuovo rispetto alla tutela del territorio – ha detto Zattini -. L’alluvione ha fatto capire quanto sia fondamentale unire le forze e dobbiamo continuare a farlo non solo nelle emergenze”. 

Dall’altra parte, Lattuca, sottolinea quanto i ristori stiano faticando ad arrivare e di come, in alcuni casi, i comuni non possano intervenire a causa delle risorse limitate “Ci sono interventi da decine e centinaia di milioni di euro, soldi che chiaramente i comuni, ad oggi non hanno – ha detto -. Servirebbe un piano strategico di prevenzione, un piano che però non porta consenso, è complesso pensare di poter creare qualcosa del genere quando anche a livello locali ci sono partiti, come la Lega Nord, che negano il cambiamento climatico e la necessità di cambiare paradigma.” 

Passando al tema della sanità, per il sindaco di Cesena “il problema è che siamo il penultimo Paese per spesa procapite in UE e questo tema non porta consenso immediato”. E a suo dire si arriverà a uno scontro tra due differenti visioni: “quella di chi vuole una sanità accessibile a tutti, pubblica, e chi, come alcuni esponenti della Lega e di Confindustria sostengono, vorrebbero un sistema più privato, dove però le persone verrebbero lasciate fuori. È difficile collaborare con persone, come alcuni esponenti di Fratelli d’Italia, che vorrebbero addirittura uscire dall’AUSL romagnola”.  

“È giusto puntare a rafforzare un sistema sanitario universalistico come il nostro – ha rimarcato il sindaco di Forlì - ma è giusto incentivare una sanità di qualità, con eccellenze pubbliche e private che interagiscono tra loro”. L’inquilino di piazza Saffi punta il dito sulla “carenza di medici e di infermieri”, che “unito all’invecchiamento della popolazione potrebbe creare un mix letale: per questo sono necessari importanti investimenti in formazione”. 

Parlare di sviluppo economico significa, inevitabilmente, trattare di infrastrutture. “Il futuro per il nostro territorio sarà quello di concentrarsi sulla qualità dei nostri prodotti per continuare ad essere competitivi sul mercato – ha detto -. Per questo dopo l’apertura di medicina a Forlì, presto verrà attivato il corso di laurea in ingegneria navale, l’unica in una città non vicino al mare, a dimostrazione di come il comparto navale e areonautico siano strategici per il territorio e noi vogliamo affiancarli e sostenerli sempre più, puntando sulla qualità”. 

Riguardo a questi temi fa eco il sindaco Lattuca: “Un altro elemento rispetto all’attrattività dei nostri territori è quello della qualità della vita – ha voluto sottolineare l’ex deputato -, venire oggi a vivere nelle nostre città significa dare servizi di qualità alle famiglie e ai cittadini”.  E sulle infrastrutture, il 35enne sindaco di Cesena non ha dubbi: “Serve completare l’alternativa della via Emilia storica e la congiunzione della tangenziale di Forlì con la Secante di Cesena, in maniera tale da ridurre i tempi delle tratte tra le città e metterle più in collegamento.” 

Riguardo alla Provincia Unica della Romagna e del possibile ritorno all’elezione diretta dei presidenti di Provincia, i due sindaci scaldano i motori. “Una Provincia Unica della Romagna, eletta direttamente dai cittadini e che sia in grado di lavorare è auspicabile – ha detto Lattuca -, ma è impensabile che una maxi provincia possa gestire migliaia e migliaia di chilometri di strade o centinaia di manutenzioni scolastiche, ma è positiva se si tratta di dare una visione strategica al territorio”. Che poi ha rilanciato l’idea di ‘Cesena Capoluogo’: “Non toglierebbe nulla a Forlì e alla sinergia con il territorio, semplicemente darebbe le stesse opportunità”. 

Per Zattini invece “la questione di Cesena co-capoluogo non è una priorità” mentre per la proposta di provincia unica il sindaco, originario di Meldola dove è stato sindaco per 10 anni, sottolinea che “in un’eventuale Provincia Unica, alla quale sono favorevole per tanti motivi, il ruolo di capoluogo spetterebbe a Forlì a causa dei parametri demografici”. Al di là dei campanilismi e delle battute, però, Zattini ha rimarcato come “è necessario fare squadra e lavorare insieme sul futuro della Romagna”.

Italia Viva in conclusione ha chiesto ai due sindaci una considerazione sul loro mandato e su quello, eventualmente, successivo (avendo entrambi annunciato la volontà di ricandidarsi). “A Forlì serve continuità, troppi sindaci della nostra città si sono fermati a 5 anni di mandato – ha sottolineato Zattini -: due mandati sono il tempo necessario, invece, per portare avanti un’efficace azione di governo. La sfida sarà quella di completare i progetti avviati e correggere gli errori che possono esserci stati in questi anni". “Guardo con orgoglio a questi anni di mandato – ha detto Enzo Lattuca - e sono aperto al dialogo e al contributo di tutte le forze che si vorranno mettere in gioco per il futuro di Cesena e della Romagna”.

 Italia Viva proseguirà nella propria attività di confronto e dialogo con tutte le forze politiche, le associazioni di rappresentanza e i cittadini del territorio, senza pregiudizi e preclusioni, ponendo al centro del proprio ragionamento non le lontane dinamiche della politica nazionale; ma il presente e il futuro della nostra terra, che mai come ora ha bisogno di concretezza, visione, capacità di unire.

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