In questi mesi, grazie anche alle nostre sollecitazioni ed interrogazioni in Consiglio Comunale, si è iniziato a parlare abbastanza diffusamente del progetto di mega eolico di Poggio Tre Vescovi. Da sempre diciamo che questi progetti vanno valutati ed analizzati con cura, cercando di capire pro e contro per il territorio e la popolazione. In questo periodo come minoranza comunale ci siamo informati, leggendo le centinaia di pagine di progetto tecnico, le leggi che regolamentano il settore, ed informandoci il più possibile per cercare di farci un'idea chiara e completa. Mercoledì sera (9 marzo) vi è stata inoltre un'interessante iniziativa del Comune di Casteldelci, che ha visto lo svolgersi di un Consiglio Comunale aperto con la presenza di un consigliere e un funzionario della Regione Emilia Romagna. L'assemblea è stata molto partecipata, con vari interventi, anche da parte della GEO Italia.

Dobbiamo purtroppo constatare l'abisso tra gli altri Comuni e il Comune di Verghereto, dove la maggioranza se ne frega altamente di fare incontri con la popolazione per spiegare le cose. Abbiamo più e più volte sollecitato l'Amministrazione per aprire un confronto sereno e trasparente sull'argomento, ricevendo sempre risposte parziali che mai però si sono concretizzate. Prima di procedere su una direzione, sarebbe innanzitutto necessaria massima trasparenza e massima condivisione! Dopo questa prima fase, considerando la situazione attuale, vogliamo ribadire con forza la nostra contrarietà al progetto. Lasciando da parte le evidenti motivazioni paesaggistiche, le ragioni per le quali non siamo a favore del progetto sono queste: Per legge, non è possibile concedere alcuna compensazione ai Comuni per gli impianti di energia rinnovabile. Laddove è stato fatto, sentenze di tribunale hanno costretto i Comuni a rimborsare i soldi ricevuti (si veda sentenza 23 /2016 del TSAP). La Regione Emilia Romagna, per bocca dello stesso funzionario responsabile del procedimento di autorizzazione dell'impianto, lo ha confermato pubblicamente durante il Consiglio Comunale aperto di Casteldelci. Le uniche compensazioni possibili sono quelle ambientali (piantumazioni, etc.) per compensare appunto i danni all'ambiente. Manca completamente uno studio di impatto sul valore degli immobili e dei terreni (non quelli dove sorgeranno le pale).

Manca completamente uno studio di impatto sul turismo. Non sono minimamente trattate le questioni relative alle fideiussioni per lo smantellamento e per la copertura di queste fantomatiche compensazioni. Non è mai stato presentato un business plan del progetto, per cui ci vengono promessi grandi guadagni, ma non ci viene detto nel dettaglio come questi sono stati calcolati. Fareste affari con un venditore che vi suona al campanello e vi offre migliaia di euro facili in cambio di una firma su un contratto a scatola chiusa? Questo progetto non porta lavoro stabile nel territorio. Porterà lavoro solo in fase di realizzazione a qualche ditta edile della zona (almeno si spera). Dopodiché la gestione e manutenzione richiederà figure altamente specializzate, che giocoforza andranno pescate fuori dal territorio. Per sua natura, questa attività verrà fatta da remoto, quindi non possiamo neanche sperare nell'arrivo di nuovi residenti. Ed inoltre i posti di lavoro di cui si parla son poca cosa rispetto a quelli che, almeno negli anni passati, sono stati portati dal turismo. Il retropensiero del coordinatore della ditta proponente è abbastanza agghiacciante: facciamo questi impianti in montagna perché lì non ci abita nessuno e quindi non diamo fastidio a nessuno. Questo lo dice lo stesso Schirru in un'intervista fatta a Icaro Tv il 3 marzo 2016 quando parla, testualmente, di fare "parchi concentrati di alta potenza, dove c'è vento, e di solito sulle cime delle montagne la gente non ci abita, e quindi sono anche lontani." Consigliamo a tutti di ascoltare l'intera intervista (il passo specifico è al minuto 9:40).

L'Amministrazione di Verghereto, piuttosto che cercare una condivisione con la popolazione e la minoranza del suo Comune, ha già preso una scelta e si è già apertamente schierata con la ditta proponente senza minimamente affrontare con spirito critico la questione. Abbiamo ampiamente visto durante il Consiglio Comunale aperto di Casteldelci come la nostra Giunta fosse complice e supporter al tempo stesso della GEO Italia. La convenzione con la GEO Italia, firmata nel 2010 dall'allora Sindaco Fedele Camillini, attuale Vicesindaco, dimostra innanzitutto una scarsa correttezza istituzionale: non si firmano atti così importanti a poco più di un mese dalla scadenza del mandato elettorale. La stessa convenzione inoltre è ritenuta poco conveniente e poco opportuna anche dalla attuale maggioranza, per questo ci auguriamo tutti che non sia più applicabile. Il fatto però che non ce ne abbiano mai parlato in Consiglio Comunale, nonostante le interrogazioni sull'argomento, dimostra chiaramente la mancanza di buona volontà a collaborare di questa Amministrazione. Vorremmo concludere ricordando all'Amministrazione Salvi e alla maggioranza, che qui non si tratta di un giochetto, ci sono in ballo grandi interessi ed il futuro di questo territorio. Affrontare superficialmente la cosa, gestendola come fosse affare proprio, senza condivisione e senza un minimo di spirito critico, è indice di totale inadeguatezza ed incapacità. Ricordiamo a tutti che questo è il momento giusto di prendere delle posizioni. Aspettare significherebbe andare troppo avanti con l'iter autorizzativo, e poi non riusciremmo più a tornare indietro. Ed in queste condizioni, non possiamo che essere contrari a questo progetto!

I Consiglieri comunali Sensi Federico Moretti Leonardo