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Il Comune pensa a far cassa e si prepara a vendere quote di alcune partecipate

Il Comune di Cesena pensa alla vendita di alcune delle quote azionarie in suo possesso per recuperare le risorse di cassa che gli consentano di pagare le opere pubbliche nel rispetto del Patto di Stabilità

Il Comune di Cesena pensa alla vendita di alcune delle quote azionarie in suo possesso per recuperare le risorse di cassa che gli consentano di pagare le opere pubbliche nel rispetto del Patto di Stabilità. Venerdì mattina la Giunta comunale, riunitasi in seduta straordinaria, ha dato il via libera a una proposta di delibera che sarà sottoposta all’attenzione del Consiglio Comunale il prossimo 4 aprile e che delinea gli indirizzi da seguire per la cessione delle sue partecipazioni finanziarie.

Una volta approvato dal Consiglio, questo atto metterà in moto il processo per individuare quali partecipazioni potranno essere alienate nel corso del 2013. Per determinarlo si terrà conto di tre criteri prioritari, indicati nelle linee di indirizzo: rilevanza dell’importo realizzato, liquidabilità delle partecipazioni ed economicità della procedura, equilibrio finanziario. Questo significa che si punterà a vendere quote azionarie che permettano l’incasso più rilevante, che possano essere cedute con il minor onere per l’ente sia in termini di spese che di impegno per arrivare all’incasso, che possano essere alienate a valori equi rispetto al valore patrimoniale della partecipazione.  Il compito di verificare le condizioni per realizzare questo piano sarà affidato al settore Servizi Economico-Finanziari insieme all’unità di progetto intersettoriale “Governance partecipate”.

“In attesa di capire – spiegano il sindaco Paolo Lucchi e il vicesindaco Carlo Battistini -  come influirà effettivamente sulla nostra condizione lo sblocco dei 20 miliardi annunciato dal Governo (ma gli elementi per ora in nostro possesso ci indicano già che non sarà risolutivo), il Comune di Cesena non sta con le mani in mano. Siamo in un momento straordinario e per garantire la sopravvivenza delle imprese ci vogliono misure straordinarie. Non possiamo permetterci di fermare cantieri già avviati e di  congelare tutti i progetti previsti per quest’anno, né vogliamo contribuire ad aggravare la già difficilissima situazione delle imprese  che realizzano i lavori pubblici, sospendendo i pagamenti".

"Il Comune ha già in cassa le disponibilità economiche per pagare, ma il meccanismo del Patto di Stabilità ci impedisce di usarle - continuano Lucchi e Battisini -. E’ però possibile destinare al pagamento degli interventi in corso di esecuzione finanziate negli anni precedenti, le eventuali maggiori entrate in conto capitale rispetto a quelle inizialmente previste nel bilancio. Per questo abbiamo cercato altri modi per reperire nuove risorse di cassa e la vendita di parti del patrimonio comunale immobiliare e azionario è la strada che abbiamo scelto di percorrere".

"Sul versante immobiliare, però, si registrano notevoli difficoltà per la situazione complessiva del mercato, in forte flessione. Quindi, la cessione di quote di partecipazione è per ora lo strumento che può essere attivato più velocemente - concludono sindaco e vice -. Ancora non abbiamo individuato di quali partecipate venderemo le quote: toccherà al gruppo di lavoro tecnico analizzare le condizioni per identificare quelle più favorevoli”.

LE SOCIETA' - Attualmente il Comune di Cesena possiede il 100% di Valore città S.r.l.; il 100% di Energie per la Città S.p.a; il 100% Novello S.p.A. Società di trasformazione urbana; il 99,75% di  Filiera Ortofrutticola Romagnola Soc.Cons.p.A; il 71,575% di Cesena Fiera S.p.a.: quota 71,575%; il 50% di TECHNE S.r.l.; il 37,95% di SER.IN.AR – Servizi integrati d’area Soc.Cons.p.a.; il 32,32% di Unica Reti S.p.a; il 25% di KEISNA; il 18,084% di Start Romagna S.p.A.; l'11,61% di FA.CE S.p.A.:; il 9,49% di Centro per l’Autotrasporto –Cesena Soc.Cons.a.r.l.; il 9,28% di Romagna Acque Società delle Fonti S.p.A; il 6,53% di CENTURIA Agenzia per l’innovazione della Romagna Soc.Cons.a.rl.; il 5,46% di Terme S. Agnese; il 4,92% di PIEVE 6  S.p.A.; il 2,086% di Hera S.p.A.; l'1,55% di CILS – Coop. Soc. per l’inserimento lavorativo Onlus; l1,08% di ALIMOS – Alimenta la salute Soc.Coop.Agr.; lo 0,29% di NUOVA QUASCO Soc.Cons.a.r.l.; lo 0,006% di LEPIDA S.p.A.; e lo 0,003% di Banca popolare etica Soc.Coop. per azioni.

Il valore complessivo delle partecipazioni supera i 100 milioni di euro. Va però detto che, stante le funzioni e le caratteristiche specifiche delle varie società partecipate, la strada dell’alienazione non è perseguibile  per tutti i pacchetti azionari detenuti dal Comune. Per esempio, va ricordato che alcune delle partecipazioni azionarie sono vincolate a patti di sindacato ancora operativi. Maggiori informazioni sulle singole partecipate si possono ottenere consultando la sezione “Società partecipate” sul sito del Comune di Cesena.

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