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Gli ormai ex 5 stelle cesenati: "Non partecipiamo ad un triste guazzabuglio di palazzo"

"Di certo in questi giorni a Cesena sta sparendo il M5s vivo e capace d'essere tra le poche voci critiche e costruttive sulla scena politica locale"

"La linea Croatti non è più M5s", lo scrivono in una nota Claudio Capponcini e Paolo Pasini ormai fuori dal Movimento 5 stelle di Cesena. "Dopo le clamorose notizie sulla “rinascita” del movimento a Cesena non possiamo che fare i nostri auguri (dal gruppo dei “piazza pulita” storici) a questa rentrée di persone buone per tutte le stagioni e neofiti dell’ultima ora". Il nuovo corso pronto all'alleanza col Pd per le comunali viene definito "un triste guazzabuglio di palazzo che non ha niente a che fare col movimento di Grillo e Casaleggio".

Prosegue la nota: "Ormai difficile nascondere le difficoltà della linea politica del M5s a livello nazionale con la faticosa e forzata vicinanza al Pd, vedi elezioni in Abruzzo, Toscana, Piemonte, Basilicata e forse le prossime. Posizione comprensibile a Roma, ma non sul territorio emiliano romagnolo, dove questa linea politica solo elettorale, è stata imposta dal senatore Croatti senza nessuna condivisione. Mai un voto, mai una risposta. Il dialogo con la parte progressista si è trasformato in un diktat di alleanza forzata col Pd, un matrimonio combinato capace di portare a dimissioni, uscite e scioglimento di gruppi storici; esempi eclatanti ce ne sono ormai diversi: Carpi, Soliera, Mirandola, Castelfranco tutti da noi contattati, ma sappiamo di altri".

Proseguono Capponcini e Pasini: "Cesena è solo la punta dell’iceberg, dove il gruppo sta per essere addirittura sostituito da uno sbiadito cartonato pur di affiancarsi al Pd. Coordinatori che rastrellano nomi sconosciuti ed ex attivisti per creare una lista mai così tanto artificiale". 

Dito puntato contro il senatore Croatti: "Appare oggi paradossale pensare che prendemmo a male parole di Luigi Di Maio quando nel novembre 2019 a Bologna mise ai voti l'alleanza col Pd per le regionali 2020. Oggi nel 2024 quella domanda non è stata nemmeno posta, già tutto deciso a Rimini; viene da chiedersi se Croatti non stia portando a termine il lavoro di Di Maio. Di certo in questi giorni a Cesena sta sparendo il M5s vivo e capace d'essere tra le poche voci critiche e costruttive sulla scena politica locale, voce che i cittadini cesenati perdono in nome del mercato delle poltrone al quale noi, non abbiamo voluto partecipare".

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