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"Emendamento Booking": anche gli albergatori potranno presentare offerte vantaggiose

“Con questo termine – spiega Enzo Lattuca - si indicano quelle clausole contrattuali imposte dalle multinazionali dell’intermediazione, le cosiddette Ota (Online Travel Agencies) che non permettevano agli albergatori di pubblicare sui loro siti soluzioni e offerte più vantaggiose rispetto a quelle proposte dai grandi colossi dell’intermediazione".

Martedì alla Camera dei deputati​ è stato approvato un emendamento contenuto all’interno del Ddl concorrenza - definito da molti “emendamento Booking” - promosso e sostenuto dal gruppo dei Deputati PD​ e concordato con le associazioni del settore turistico che prevede la nullità dei patti di parity rate. “Con questo termine – spiega Enzo Lattuca - si indicano quelle clausole contrattuali imposte dalle multinazionali dell’intermediazione, le cosiddette Ota (Online Travel Agencies) che non permettevano agli albergatori di pubblicare sui loro siti soluzioni e offerte più vantaggiose rispetto a quelle proposte dai grandi colossi dell’intermediazione".

Poi prosegue: “D’ora in avanti i nostri albergatori potranno fare ai loro clienti offerte economicamente più vantaggiose, anche online, rispetto a quelle proposte dai grandi portali specializzati nelle prenotazioni online”. “Grazie a questo emendamento – conclude Lattuca – abbiamo messo la parola fine a quella che era a tutti gli effetti una clausola vessatoria nei confronti dei nostri imprenditori turistici, costretti prima a versare commissioni elevate alle agenzie e poi obbligati a non poter proporre offerte migliorative rispetto a quelle che le grandi multinazionali pubblicizzavano online come 'miglior prezzo'".

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