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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Elezioni, i "Cattolici nel Centrodestra": "L'Emporio Solidale? La sinistra copia"

Questa la posizione dei Cattolici nel Centrodestra sul progetto dell'Emporio Solidale proposto dalla lista "A sinistra".

"Ci fa piacere riscontrare un interesse in questa campagna elettorale circa l'istituzione a Cesena di un Emporio solidale. Ma la proposta di Articolo 1 MDP apparsa nei giorni scorsi sui giornali locali arriva tardi. Sia perché come coalizione di centrodestra con Andrea Rossi, avevamo già lanciato la proposta nel pubblico confronto tra candidati organizzato dalle Acli e dalla Chiesa Avventista di giovedì 11 aprile, sia perché a Cesena sono anni che le associazioni di volontariato hanno avanzato tale proposta all'amministrazione comunale, che puntualmente ne ha procrastinato la realizzazione". Questa la posizione dei Cattolici nel Centrodestra sul progetto dell'Emporio Solidale proposto dalla lista "A sinistra".

"Il tema delle povertà e del mondo del volontariato lo conosciamo bene - spiega il candidato al consiglio comunale Enrico Castagnoli - perché sono tante le realtà di ispirazione cattolica che si spendono per l'assistenza alle famiglie bisognose come il Banco di solidarietà, la Caritas o la San Vincenzo de Paoli. Tuttavia se un Emporio solidale dovrà essere realizzato a Cesena, esso dovrà inserirsi all'interno di un modello di welfare generativo e non assistenzialistico, come spesso viene perseguito dalla sinistra. Nella nostra proposta infatti oltre a coinvolgere nella realizzazione le realtà di volontariato, le Fondazioni e la grande distribuzione secondo uno schema di solidarietà circolare, le persone che accedono all'Emporio, vengono coinvolte con ciò che di più prezioso ciascuno può mettere a disposizione, cioè il proprio tempo. L'istituzione di una banca del tempo - conclude Castagnoli - permette di innescare un processo di generativitá nei confronti della collettività e di determinate iniziative socialmente utili, oltreché responsabilizzare le stesse persone assistite. Nessuno infatti è così povero da non poter offrire nulla al prossimo".

Replica Maria Elena Baredi: "Ai "cattolici del centrodestra" non va giù la proposta di A Sinistra di aprire un emporio solidale a Cesena. E protestano, sostenendo che sia una loro idea di qualche tempo fa. Strano perchè non se n'è sentita parola. Eppure Rossi ha una comunicazione decisamente aggressiva.  Anche se poi si tratta solo di una narrazione trapunta di "molto è stato già fatto" (senza domandarsi da chi) e di "si può fare meglio" (cosa e come non è dato saperlo, visto che parla per slogan). Poi continua, informandoci come "loro" non siano per l'assistenzialismo e responsabilizzerebbero gli utenti. A voler implicitamente suggerire che gli "altri" non lo farebbero. 
Ma forse il "cattolico del centrodestra" ha problemi di lettura o l'esegesi dell'articolo è troppo difficile. Gli suggeriamo di rileggere con più attenzione l'articolo sugli empori solidali dove si spiega chiaramente che la responsabilizzazione degli utenti nella gestione dell'emporio è la forma secondo cui sono organizzati, non una trovata illuminata della sua coalizione. 
Trovata che poi pare ventilare il classico concetto mercantilista della destra, per cui l'aiuto e il sostegno hanno un prezzo che il beneficiario deve "pagare", magari lavorando. 
C'è un affanno a porre sempre l'accento sulla transazione più che sul bisogno e la solidarietà. Anche quando il coinvolgimento dell'aiutato è già previsto, come in questo caso. Dimostra infine di non conoscere molto bene ciò di cui parla, mischiando banca del tempo ed empori solidali, quasi fossero una cosa sola. Si tratta di iniziative del tutto diverse, che funzionano con differenti principi: una crea una sorta di economia non monetaria basata sul dono, mentre gli empori sono una misura di sostegno alimentare a persone in difficoltà".

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