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Elezioni a Cesenatico, Zoffoli sui fondi europei: "L’amministrazione deve essere proattiva"

Dall’amministrazione abbiamo sentito parlare molto poco di Europa, tra l'altro il nostro territorio da qualche anno vanta la presenza di un Europarlamentare, Zoffoli, mai interpellato dal sindaco Buda", attacca Gozzoli

Progettazione in chiave romagnola e un’amministrazione sempre pronta ad intercettare i bandi. E’ questa la chiave per poter accedere ai numerosi fondi che l’Europa mette a disposizione per la riqualificazione dei Comuni, lo ha ben illustrato l’Europarlamentare Damiano Zoffoli giovedì all’Hotel Sirena, in una serata interamente dedicata ai temi europei. Matteo Gozzoli, candidato sindaco del centrosinistra (Pd, Pri, Cesenatico Sport e Turismo), in apertura dell’incontro ha tenuto a precisare che "siamo stati noi a portare il tema Europa in campagna elettorale, allargando la discussione rispetto ai soliti spazi locali cui ci siamo abituati in questi anni".

"Dall’amministrazione abbiamo sentito parlare molto poco di Europa, tra l'altro il nostro territorio da qualche anno vanta la presenza di un Europarlamentare, Zoffoli, mai interpellato dal sindaco Buda - ha aggiunto -. E così i bilanci di Cesenatico sono asfittici, l’ amministrazione conta solo sulle entrate comunali, facendo schizzare al massimo aliquote e tasse. Gli ultimi finanziamenti europei risalgono al 2009-10, dovevano riguardare l’ex galleria d'arte e l’ ex lavatoio, su quest ultimo si è perso circa un milione di euro perché non il Comune non ha finanziato l'opera nei tempi giusti. E’ necessario invece un dialogo costante con gli enti sovra ordinati, il Comune deve essere pronto e sensibile ad intercettare i bandi".

Gozzoli ha poi aggiunto che la dimensione romagnola è ottimale, si devono individuare linee di sviluppo che l’ Europa ha già tracciato, su cui ci si può inserire. «Per farlo però serve avere una macchina amministrativa pronta e capace di rispondere in tempi brevi". Dello stesso avviso Zoffoli, che prima di entrare nello specifico sulle procedure, ha fotografato la situazione attuale: "sommando tutti i 28 stati siamo solo il 7% della popolazione mondiale, se non rimaniamo uniti diventeremo il museo del mondo. Viviamo nel tempo della crisi economica, del terrorismo, dei cambiamenti climatici, e del problema demografico, i nostri concittadini a Cesenatico vivono le paure di questi fenomeni mondiali e la risposta deve essere data su scala globale, non locale. Il problema è che l'Europa non ha un volto, non ha un nome, ed è diventata il “sacco delle botte”. Noi abbiamo invece bisogno di aprire gli orizzonti, abbiamo tutto l’ interesse ad essere aperti e cordiali, la forza di Cesenatico è l'ospitalità".

Entrando nel merito dei finanziamenti Zoffoli ha illustrato il contenuto dell’opuscolo che ha realizzato, su come poter intercettare i fondi europei, sia per gli enti locali che per le imprese. "Chiarito che non spetta ai parlamentari decidere chi debba essere finanziato, quello che però noi possiamo fare è sfruttare la nostra presenza in loco per favorire il dialogo con la Commissione Europea. Ad esempio sto organizzando un'iniziativa con la Technogym per presentare la Wellness Valley, questa è la modalità concreta per far conoscere un territorio. Una delle cose da fare nei comuni della costa è un progetto su scala romagnola. Cesenatico si trova in posizione centrale nella riviera, rendiamoci protagonisti, stimoliamo gli altri sindaci. Servono anche alleati fuori dall'Italia, c'è una struttura che si occupa di creare partenariati, collegando i comuni i cui progetti hanno la stessa finalità. Il problema è entrare dentro al sistema, poi diventa un automatismo partecipare e ricevere stanziamenti. Il modo per entrare nel meccanismo è progettare, poi quando arriva il bando si è pronti, altrimenti se si aspetta l’uscita per progettare non si farà mai in tempo a presentare nulla. Naturalmente i progetti si devono inserire nell’ottica della strategia 2020".
 

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