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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Bartolini (FI): "Trovare i soldi per sostenere il dialetto togliendoli alle elite culturali"

"All'inerzia e al disinteresse della Regione, però, - ha aggiunto Bartolini - ha fatto da contraltare la proliferazione di iniziative da parte del mondo delle associazioni, che hanno incrementato l'impegno"

“La legge regionale sulla tutela dei dialetti da poco abolita nell’ambito del periodico processo di semplificazione normativa, era finalizzata alla valorizzazione del patrimonio storico, culturale e letterario rappresentato dai dialetti presenti nella regione Emilia-Romagna. Tale legge affidava all’Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione (IBC-ER) l’attuazione dei programmi e delle iniziative previste per il sostegno e la valorizzazione del patrimonio dialettale regionale, individuando, però, risorse finanziarie inadeguate alle importanti finalità previste dalla norma. La Giunta regionale, d’altronde, non si è mai preoccupata di individuare un’apposita voce nel bilancio dell’IBC dedicata a questi finanziamenti, che nel tempo, a seconda delle necessità, avrebbe potuto essere diminuita o aumentata negli importi. L’IBC, dal canto suo, che ha sempre goduto di elevatissimi contributi per finanziare iniziative culturali d’avanguardia e film d’autore prodotti da soggetti strettamente legati alla sinistra e destinati alle elite culturali a lei tanto care, ha autonomamente destinato risorse assai esigue per sostenere e promuovere i dialetti regionali e tantomeno quello romagnolo”. È quanto ha dichiarato Luca Bartolini, Consigliere regionale del Gruppo FI-PDL, commentando la risoluzione.

“All’inerzia e al disinteresse della Regione, però, – ha aggiunto Bartolini – ha fatto da contraltare la proliferazione di iniziative da parte del mondo delle associazioni, che dall’entrata in vigore della legge regionale, hanno incrementato l’impegno per la valorizzazione e la conservazione del patrimonio culturale costituito dai dialetti. L’elevato numero di case editrici che diffondono pubblicazioni in dialetto, importanti sia per la meritoria attività sia per i riflessi occupazionali, ne sono esempio lampante. In Romagna mi preme ricordare l’eccellenza dell’Istituto Friedrich Schurr, intitolato al famoso glottologo che individuò nel romagnolo una vera e propria lingua romanza”.

“Considerato, quindi, che l’IBC è un istituto di diretta emanazione della Regione e risponde alla Giunta regionale del suo operato, ho firmato una risoluzione insieme ai colleghi del Gruppo regionale FI-PDL nella quale si chiede di costituire presso l’IBC-ER un apposito Servizio interno denominato “Culture popolari e Dialetti dell’Emilia-Romagna” che si occupi di sostenere le iniziative culturali sulle tradizioni locali, di contribuire all’editoria in dialetto, di integrare programmi di insegnamento nelle scuole, di favorire il lavoro di studiosi e operatori culturali, di mantenere vivo il dialetto parlato, vera espressione dell’anima più profonda delle nostre comunità, soprattutto in Romagna. Poiché in un momento di gravi ristrettezze economiche come questo, non credo sia sostenibile chiedere nuovi sforzi economici, con la risoluzione chiediamo in sostanza di meglio ridistribuire le risorse nel capitolo della cultura visto che oggi queste vengono assegnate a senso unico ai soliti noti per iniziative legate alle elite culturali di sinistra”, conclude Bartolini.

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