Danni e alluvione, Lega: "Nell'elenco del Comune interventi non emergenziali"

“Sterile e inconsistente polemica? Ci spieghi Armando Strinati di Cesena 2024 come sia potuto accadere che nell’elenco dei danni da alluvione, stilato dal Comune, siano stati inseriti il rifacimento del manto di copertura della Biblioteca Malatestiana per 1 milione di euro causa allagamento, il rifacimento della copertura di palazzo Albornoz per 600mila euro anch’esso a causa allagamento e altri interventi di rifacimento di coperture e di infissi di fabbricati del centro storico, pur essendo evidente che né il centro storico cesenate, né le strutture citate sono stati toccati dalle conseguenze dell’esondazione del Savio". Questa la replica dei consiglieri comunali della Lega al capogruppo di Cesena 2024 in una nota dove annunciano la presentazione di un’interrogazione.

"Sarebbe anche interessante conoscere chi siano il o i tecnici, responsabili del procedimento, che hanno individuato questi interventi (chiamati di somma urgenza) e per quali motivi li abbiano inseriti fra le strutture effettivamente colpite dall’alluvione che necessitano delle risorse dispensate per l’emergenza”, proseguono.

“Comprendiamo l’ansia di Strinati di difendere a tutti i costi la Giunta, ma c’è un limite a tutto. Per fortuna c’è ancora chi, in politica, esercita la libertà di opinione e di pensiero senza essere condizionato dalla propaganda imposta dal Pd e dal gregario gruppo di Cesena 2024. Se le amministrazioni a guida Pd avessero pensato più alla tutela del territorio e alla manutenzione del sistema idrico e meno a progetti faraonici come quello delle Tre Piazze (tettoia inclusa), forse oggi non dovremmo affrontare un problema post esondazione così grave - conclude la nota -. E la Giunta Lattuca non demorde, usando i costosissimi progetti Pnrr, molti di dubbia utilità, per darsi lustro. La stessa Giunta che oggi sembra tentata dall’attingere risorse dai fondi statali per l’alluvione per lavori che nulla c’entrano con l’emergenza. Noi non esprimiamo giudizi prima di ottenere spiegazioni convincenti, ma suggeriamo a Strinati a riflettere se valga la pena di immolarsi per giustificare l’ingiustificabile”.