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Csn, Cambiamo e Italia Viva: "La priorità di Lattuca completare lo stadio, dopo l'alluvione ci saremmo aspettati altro"

“La presentazione di ieri di Lattuca é stata caratterizzata da una preoccupante piattezza di contenuti. Abbiamo sempre detto che Cesena dovrebbe alzare l’asticella delle sue ambizioni"

“La presentazione di ieri di Lattuca é stata caratterizzata da una preoccupante piattezza di contenuti. Abbiamo sempre detto che Cesena dovrebbe alzare l’asticella delle sue ambizioni e, invece, abbiamo imparato ieri che la madre di tutti i progetti della prossima legislatura (ammesso e non concesso che avrà la targa Pd) sarà il completamento dello stadio “Manuzzi”. Per carità, il calcio merita un palcoscenico di alto livello ma, con i postumi dolorosi di un’alluvione non ancora alle spalle, ci saremmo aspettati altre priorità". Lo afferma in una nota la coalizione a sostegno di “Giangrandi Sindaco” (Cesena Siamo Noi, Cambiamo e Italia Viva).

"E invece dobbiamo prendere atto della scarsa qualità degli obiettivi della coalizione di sinistra come si evince dalla singolare difficoltà che hanno avuto i giornali del giorno dopo a trovare un titolo accattivante. Alla fine hanno ripiegato sul completamento dello stadio che, con i fittoni installati nel centro storico per una completa pedonalizzazione, rappresenta l’unica vera novità della scialba presentazione di Lattuca.  Ancora una volta, anziché proiettarsi nel futuro, il sindaco uscente ha preferito insistere nel solco dell’autoreferenzialità, illustrando per filo e per segno tutto ciò che lui ritiene di aver fatto. Un bilancio, secondo noi, abbastanza gonfiato perché su tanti punti le carenze, in realtà, sono state molto più evidenti dei risultati. Lattuca ha anche dichiarato che, per illustrare il suo programma, organizzerà ben 19 appuntamenti elettorali, un numero talmente elevato da sollevare un sospetto: evidentemente, ciò che gli manca in profondità proverà a restituircelo in lunghezza".

"Per quanto ci riguarda, siamo convinti di avere una qualità di idee decisamente più elevata. E così, mentre il nostro sindaco parla di stadio e di fittoni, noi imposteremo il nostro programma su due temi che riteniamo più in linea con le necessità di questa comunità, ovvero la messa in sicurezza del territorio e una Cesena ‘più amica delle imprese’ come presupposto ineludibile per generare ricchezza e dunque per garantire più risorse da destinare ai sempre crescenti bisogni del sociale o, ad esempio, alla cultura. Ecco, se c’é un tema a cui é stato dedicato appena un cenno é proprio la cultura che, dopo cinque anni di nulla cosmico, nel caso vincesse la stessa parte politica, dovrà rassegnarsi a vivere un’altra legislatura da Cenerentola.  Ieri abbiamo sentito parlare di stadio, ma non ad esempio di Biblioteca Malatestiana, che esprime e realizza solo in minima parte il suo ruolo di sito Unesco; non una parola sul Centro Cinema San Biagio chiuso da anni; e nessun cenno neppure sull’endemica mancanza di luoghi di produzione teatrale ed artistica, pressoché assenti.  Forse un festival del Libro negli spazi della Biblioteca o uno teatrale nella splendida Rocca Malatestiana non sembrano alla attuale amministrazione sufficientemente attrattivi? Noi invece li metteremo al Centro del nostro programma perché non é possibile che il nostro bellissimo centro storico venga utilizzato in gran parte solo per fiere gastronomiche a suon di würstel e crauti. ‘Panem et circenses’ diceva Giovenale. Sempre tristemente attuale".

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