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Bilancio di previsione, bocciatura della Lega: "I segnali per Cesena non sono buoni"

Il Gruppo Lega boccia il bilancio di previsione 2024-26 e l’aggiornamento al Dup

“Il giudizio politico è negativo giustificato da innumerevole di ragioni non ultima quella della continua rincorsa di Pd e maggioranza a definirsi sempre e comunque i migliori, non capendo che si tratta di un segnale di debolezza e non di autorevolezza”. Il Gruppo Lega boccia il bilancio di previsione 2024-26 e l’aggiornamento al DUP: “difficile capire - affermano i consiglieri - quale sia la mission che si è prefissata l’amministrazione che, in oltre quattro anni e mezzo, è stata capace di affermare tutto e il suo contrario. Il mantra della Giunta era: ‘il futuro di Cesena si costruisce insieme’. In realtà, il tanto decantato coinvolgimento dei cittadini è stato un bluff. Ma ciò che è mancato, e che tuttora non si trova, è l’idea di futuro, di sviluppo, di prospettiva per la città. Inoltre, non c’è mai stata alcuna apertura alle proposte delle opposizioni. Questa Giunta si è rivelata la più sorda e la più irragionevole di fronte non solo alle critiche ma soprattutto alle proposte provenienti da aree significative della comunità cesenate. Una chiusura che non è evidentemente indizio di credibilità ma di arroganza politica”.

“E’ chiaramente una provocazione affermare che Cesena rischia la rianimazione, ma è vero che i sintomi non sono buoni, - commenta Enrico Sirotti Gaudenzi - vedi le difficoltà della rete commerciale di vicinato, le classifiche economiche in discesa, le valutazioni preoccupanti della Camera di Commercio, la scarsa propensione a investire e aprire nuove imprese. Sono segnali da non trascurare mentre la Giunta appare indifferente”.

Emporio solidale - “L’attenzione e gli investimenti dell’amministrazione - questa l’opinione della Lega - sono rivolti unicamente a settori che non portano sviluppo e ricchezza diffusi, ma riguardano il socio-assistenzialismo sempre meno generativo, un’interpretazione prettamente ideologica di sostenibilità, ormai scomparsa anche dalle agende più green, un interesse predominante verso l’impiantistica sportiva che tuttavia si scontra con il ‘vorrei ma non posso’ della piscina comunale che non avrà, almeno per molti anni, una vasca olimpionica. Un progetto, questo, che al contrario sarebbe stato a nostro avviso utile alla città. Nel libretto propagandistico della Giunta intitolato ‘Cesena sarà’, dove tutto è coniugato al futuro, sono ricomprese le grandi partite del PNRR, di cui non una fra le più onerose è stata ancora iniziata. Fra tutte citiamo l’Emporio solidale, il fiore all’occhiello della Giunta già nel 2019, che aspetta ancora la posa della prima pietra. E si tratta di opere oggetto di forti investimenti che non rappresentano un volano economico per il futuro, né cambieranno il volto della città come ambiziosamente promette la Giunta. Città che, al contrario, sta rapidamente perdendo la sua identità, la sicurezza, il ruolo primario di città d’arte e turistica, l’appeal commerciale e le sue storiche eccellenze produttive”.

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