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Qualità della vita, allarme furti: "Forlì-Cesena ex isola felice"

Secondo il referente per la sicurezza Uil "serve un intervento di qualità più incisivo e di contenimento dei reati da parte di tutti gli organi di polizia deputati a fornire sicurezza"

"Ora l’allarme è ufficiale e non può essere più minimizzato. L’escalation dell’insicurezza - rilevata dai dati relativi al 2011 pubblicati dal quotidiano “Il Sole-24 Ore” - sempre negata e sottovalutata da Prefetto, Questore e Sindaco di Cesena, ha evidenziato drammaticamente che nella nostra “ricca” provincia qualche occasionale pattuglia in più, vigilanza privata, telecamere, inferriate e/o altre difese passive non sono più sufficienti a contrastare i crimini predatori che sono in costante crescita".

E' quanto afferma Ugo Vandelli, referente per la sicurezza UIL Cesena, commentando l'indagine de "Il Sole 24 Ore" relativa alla qualità della vita nelle province italiane. "Chi ha sempre negato la gravità del fenomeno dovrà spiegare ai cittadini, assumendosene la responsabilità, perché Forlì-Cesena (ex isola felice) alla voce “Ordine e Sicurezza Pubblica” è scivolata al 101° posto  su 107 province - nel 2008 era al 63° - conquistando la maglia nera in regione", chiosa Vandelli.

"Quart’ultima posizione anche per quanto concerne i “furti in abitazione” consumati ogni 100mila abitanti. Reato che è aumentato del 33% rispetto al 2010 e ha già raggiunto il 46% nel primo semestre 2012 - rimarca il referente per la sicurezza della Uil Cesena -. Malgrado ciò, nonostante le svariate segnalazioni e gli allarmi lanciati da residenti e commercianti, ancora non è stata posta in essere - da parte di chi ne ha la competenza - una reale politica di presidio del nostro territorio. In più occasioni abbiamo avuto modo di sottolineare l’importanza del coordinamento tra le tante-troppe agenzie di sicurezza".

"Coordinamento più che mai necessario in un momento di “carestia” delle risorse, che investe tutto il paese, e che penalizza oltremodo le forze di polizia in termini di strutture, mezzi ed in particolare di uomini e donne che non vedranno aumentare gli organici oggi esistenti (fermi al 1989) per diverso tempo ancora - aggiunge Vandelli -. Cesena e più in generale la provincia non può più attendere".

Secondo il referente per la sicurezza Uil "serve un intervento di qualità più incisivo e di contenimento dei reati da parte di tutti gli organi di polizia deputati a fornire sicurezza che oggi, privi di idee concrete, confidano troppo sulla collaborazione dei cittadini. Non occorre rammentare ai vertici istituzionali che tra i loro compiti vi è quello di utilizzare al meglio le risorse, anche se inadeguate, messe a  propria disposizione".

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