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Il caso dei distributori, il Comune: ''Incoraggiamo il principio della concorrenza''

L'assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Cesena, Matteo Marchi, è intervenuto sul caso del distributore "Conad" previsto nell'area Montefiore: "Incoraggiamo il principio della concorrenza"

L’assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Cesena, Matteo Marchi, è intervenuto sul caso del distributore “Conad” previsto nell’area Montefiore. “L’obiettivo dell’Amministrazione comunale è quello di un allargamento della rete distributiva, nel pieno rispetto delle norme,  per favorire una sana concorrenza a vantaggio dei cittadini”, ha affermato Marchi, definendo “sorprendente il ricorso contro il distributore Conad, previsto nell’area Montefiore, avanzato dall’Eni”.

Questo in considerazione del fatto “che fin dal 2008 la legge ha completamente liberalizzato il mercato della distribuzione dei carburanti”. L’Assessore, rispondendo all’interpellanza al riguardo presentata dal consigliere Pd Alen Balzoni, ha sottolineato che a Cesena sono in dirittura d’arrivo altri due impianti di carburante, entrambi insistenti su via Torino: uno è stato autorizzato proprio ieri, mentre anche per il secondo è ormai concluso l’iter autorizzativo.

“Per quanto ci riguarda – ha specificato Marchi - non solo difendiamo, ma incoraggiamo il principio della concorrenza, inteso nella sua accezione più piena (ossia legato a rispetto delle regole, opportunità commerciali e trasparenza per i consumatori) e per questo guardiamo con favore iniziative di questo tipo, che possono creare anche opportunità di risparmio per i cittadini. E ciò vale ancora di più per il mercato dei prodotti petroliferi, oggetto di continui rincari. In definitiva, da questa iniezione di concorrenza ci aspettiamo una ricaduta positiva per le tasche dei cittadini. Il vicino caso di Faenza dimostra come questo meccanismo si possa innescare proprio grazie all’insediamento di una cosiddetta “pompa bianca”. I prezzi di quest’ultima, più bassi di alcuni centesimi (cosa non trascurabile in questa fase di crisi) rispetto ai marchi tradizionali, han fatto sì che in città si producesse un generalizzato livellamento verso il basso del prezzo alla pompa”.

“Su Faenza – ha aggiunto l’Assessore Marchi - va inoltre sfatato un mito: secondo quanto riferito dagli uffici del quel Comune, nel periodo compreso fra l’apertura del distributore Conad (avvenuta il primo gennaio 2010) e oggi, non risulta che abbia chiuso nessun distributore. Due hanno segnalato al Comune lo stato di crisi, dichiarando di aver posto in vendita l'attività, ma le ultime chiusure effettive risalgono al 2008, ben prima quindi dell’inaugurazione dell’impianto Conad. Inoltre, tutti i quattro casi si riferiscono a piccoli distributori posti all'interno del centro storico e poco agevoli da raggiungere. Al Comune di Faenza non risultano altri distributori in stato di crisi, mentre è evidente, invece, la riduzione generalizzata del costo delle benzine per i consumatori”.

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