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La lista civica "Cesena 2024" punta tutto sullo sport: "Punti di ascolto dei giovani nei centri sportivi"

"Dare una cornice di riferimento per una Cesena del futuro, immaginandola migliore di quella che è adesso - peraltro a un ottimo livello - è importante per individuare le risorse, intercettare i bandi, cogliere le opportunità"

Cinque progetti, anzi cinque impegni che il gruppo politico "Cesena 2024", già attualmente in giunta, intende prendere per la prossima legislatura. Gli ambiti, declinati in una città che parla ai giovani e alle famiglie, sono: sport, trasporto pubblico, tempo libero, sicurezza e crescita personale. "Dare una cornice di riferimento per una Cesena del futuro, immaginandola migliore di quella che è adesso - peraltro a un ottimo livello - è importante per individuare le risorse, intercettare i bandi, cogliere le opportunità che possano offrirci le possibilità di realizzare un concreto miglioramento", ha detto l'attuale vicesindaco Christian Castorri inquadrando il valore degli impegni presi per la prossima legislatura. A lavorare a questi punti è stato un gruppo composto da Armando Strinati, Carlo Venturi, Elena Pascucci, Francesca Caldari, Lorenzo Zammarchi, Marco Baldacci, Michele Manuzzi, Tanja Lenaz Tommasi Balbi, Valentina Barducci, Umberto Pallareti.

"Vorremo caratterizzarci per questi 5 punti - ha ribadito Christian Castorri, candidato sindaco per Cesena 2024 - quando si fa politica si può dire di tutto perché non costa nulla, ma poi mantenere gli impegni è più faticoso. Sintetizzare il programma in questi 5 punti, per noi, è segno di credibilità". "I punti nascono da un confronto serrato - gli ha fatto eco Strinati - ci siamo seduti a un tavolo e abbiamo pensato a come vorremmo vedere Cesena tra 5 anni. Prima di tutto una Cesena sportiva, per la salute sia fisica che mentale dei suoi cittadini. Ci piacerebbe che il movimento, lo sport e l'attività motoria diventassero una caratteristica della città. Rispetto agli impianti sportivi ci prendiamo l'impegno di portare a termine la nuova piscina comunale, il centro sportivo di Villachiaviche, il campo di atletica, e di portare avanti tutto quello che è all'interno di Cesena Sport City, con un'attenzione maggiore sugli spazi indoor".

E continua: "Le palestre esistenti, infatti, sono esposte a una sollecitazione continua, quindi è necessario realizzare nuovi spazi indoor. L'esperienza di ricavare all'interno della fiera 5 spazi in più per le attività sportive, messa a punto dalla Livio Neri, durante il periodo Covid, è stata geniale. Dev'essere un'ispirazione. Eppoi vogliamo pensare gli impianti sportivi come luoghi di aggregazione. Altro capitolo importante è il trasporto pubblico dedicato allo sport. Ci piacerebbe avere mezzi pubblici in grado di raggiungere tutti i centri sportivi. Per fare questo bisogna ripensare a un trasporto pubblico integrato. Un progetto molto ambizioso ma che va, per l'appunto, affrontato".

Anche la sicurezza è tra i punti programmati da Cesena 2024. "Ci siamo posti l'obiettivo di pensare in grande - ha spiegato Umberto Pallareti - L'idea è di avere un concorso di intelligenze che consenta di pianificare interventi a 360 gradi. Io Cesena non me la figuro al 40esimo posto nella graduatoria del Sole 24 Ore, ma almeno tra le prime 10 città. Allora perché non provarci con più videosorveglianza, una cultura diversa, più gentilezza, colonnine Sos collegate alle forze dell'ordine".

In ultimo, oltre alla salute fisica, è necessario interessarsi della salute mentale dei giovani. "Vogliamo prevenire alcune situazioni di disagio che, purtroppo, a livello mondiale, stanno diventando sempre più importanti - ha spiegato Michele Manuzzi -. E parlo della tendenza dei giovani a stare chiusi in casa, alla mancanza di relazioni. I giovani hanno bisogno di più luoghi di aggregazione, di centri di ascolto. Abbiamo pensato di sfruttare le scuole e i centri sportivi. Attraverso questi luoghi daremo la possibilità di creare luoghi di ascolto".

Una parola è stata spesa anche per i luoghi della cultura che vanno potenziati proprio affinché diventino nuovi centri di aggregazione. Il Ridotto del Bonci, per esempio, di cui c'è già un progetto fatto, sarà uno dei primi a essere realizzato. Si parla di rafforzare il solaio e fare una scala di sicurezza esterna. Solo che tutti i progetti preventivati, con l'aumento dei costi di questi ultimi anni, hanno visto i costi raddoppiati. Quello che sulla carta costava 500 mila euro, ora ne costa 3 milioni di euro. "Vari progetti sono stati messi a punto e approvati - conclude Castorri - Quello che mancano, però, visti gli aumenti dei costi, sono le coperture economiche. Ma noi contiamo di trovarle al più presto". 

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