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Bulbi contro Buda: "I meriti della 'sburocratizzazione' sono della Provincia"

Il presidente della Provincia Massimo Bulbi e l'assessore alla Pianificazione Territoriale, Maurizio Castagnoli intervengono contro il Sindaco del Comune di Cesenatico, Roberto Buda

Il presidente della Provincia Massimo Bulbi e l'assessore alla Pianificazione Territoriale, Maurizio Castagnoli intervengono contro il Sindaco del Comune di Cesenatico, Roberto Buda che “si è assunto meriti rispetto ad attività di “sburocratizzazione” relative alla gestione dei rapporti intercorrenti tra gli strumenti urbanistici provinciali e quelli comunali. Poiché i fatti narrati sono stati totalmente distorti, ci sembra doveroso ed opportuno fare chiarezza”.

“I fatti richiamati dal Sindaco Buda nelle sue comunicazioni a mezzo stampa si riferiscono, pertanto, ad attività svolte dalla Provincia per completare un fondamentale aiuto fornito ai Comuni e dare loro certezze in merito alla legittimità degli atti. In tali attività, possiamo affermarlo con certezza, non ha avuto alcun ruolo il Comune di Cesenatico che tuttavia, per bocca del suo Sindaco, se n'è assunto i meriti senza titolo, forse perché più interessato ai ritorni mediatici, che ai compiti amministrativi di competenza”, ribadiscono i due amministratori.

Bulbi e Castagnoli ci tengono a sottolineare che “con un'attività avviata nel 2006 e terminata nel 2010, la Provincia ha condotto, d'intesa coi Comuni interessati, un processo di co-pianificazione, consistente nella redazione di variante al PTCP con la contestuale formazione dei PSC di 21 comuni del territorio. Questa attività, conclusa in Regione dalla sola Provincia di Forlì-Cesena, ha comportato un reale momento di semplificazione, consentendo un contestuale aggiornamento della pianificazione dei comuni ai contenuti del Piano provinciale ed alla nuova legge urbanistica regionale. Nel corso del 2012 la Provincia si è preoccupata di dare corrette indicazioni ai Comuni che avevano aderito all'accordo di pianificazione, in merito alla possibilità di poter gestire e sviluppare i propri Piani comunali e, vista l'estrema complessità della materia e la necessità di fornire indirizzi incontrovertibili, ha avviato un approfondimento giuridico in tal senso con la Regione Emilia Romagna, i cui esiti sono stati trasmessi a tutti i Comuni che avevano sottoscritto l'accordo”.
 

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