Alluvione, la Lega contesta i 58 milioni di danni: "Lista della spesa imprecisa, servono chiarimenti"

“Danni per 58 milioni? Ricognizioni? Perizie? Il documento presentato dalla giunta Lattuca sembra, al contrario, una serie raffazzonata di dati messi insieme alla meglio per rispondere alle carenze contestate e alle richieste di chiarimenti che, dopo la presentazione del sindaco e del suo vice, sono addirittura aumentate”. Così in una nota i consiglieri comunali della Lega.

“L’elenco stilato dal Comune non dà un ordine di priorità rispetto alle strutture danneggiate e alle opere da eseguire, così come non si comprende a cosa facciano riferimento gli importi di spesa indicati che sembrano cifre sparate a caso - dicono i consiglieri -. Solo in alcune voci si fa riferimento a coperture da rifare e a serramenti da sostituire, che in verità sembrano costi riguardanti opere già programmate da tempo e non ancora realizzate, vedi gli infissi del Palazzo del Ridotto, la cui struttura interna è in stato di pseudo abbandono da tempo immemorabile, o la copertura di Palazzo Albornoz, sede comunale, che non ci risulta sia stata interessata dall’alluvione. Così come le infiltrazioni nella Biblioteca Malatestiana per la cui ristrutturazione, in questi ultimi anni, sono state buttate centinaia di migliaia di euro".

"La giunta presenta quindi una lista della spesa che non convince, un conto di milioni di euro senza uno specifico collegamento alla tipologia di intervento da realizzare e senza che si comprenda appieno se il danno sia stato provocato direttamente dall’esondazione del Savio e dal riflusso proveniente dagli scarichi fognari. E di qui arriviamo alle frane: ne sono segnalate un gran numero, ma senza alcun riferimento alla tipologia di danno. Non si comprende infatti se riguardino la viabilità comunale/vicinale o strutture di privati".

Le obiezioni dei consiglieri della Lega riguardano poi i canali di bonifica. "Altra confusione è ingenerata dall’inserimento di alcuni interventi ai canali della bonifica che tuttavia ci risulta siano di competenza e trattati dal Consorzio di bonifica - sostengono -. Insomma, la Gìgiunta Lattuca deve produrre qualcosa di meglio e di più ragionato, prima di lanciare in pasto ai cittadini cifre così consistenti. Ma non abbiamo dubbi sui motivi che animano il sindaco di Cesena nella sua ossessiva foga contro il Governo. D’altra parte, Lattuca non ha mai risposto, né si è assunto alcuna delle responsabilità che ricadono interamente sull’attività dell’amministrazione comunale, provinciale e regionale in materia di dissesto e di scarsa attenzione e manutenzione del sistema idrico”.