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Allarme di Zoffoli (PD): "La metà degli edifici scolastici necessitano di lavori"

Damiano Zoffoli e Beppe Pagani (Presidente della Commissione Scuola dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna), hanno rivolto un'interrogazione alla Giunta regionale per conoscere la situazione del patrimonio scolastico regionale

Damiano Zoffoli e Beppe Pagani (Presidente della Commissione Scuola dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna), hanno rivolto un’interrogazione alla Giunta regionale per conoscere la situazione del patrimonio scolastico regionale.

 

“Il costante aumento degli iscritti nelle scuole dell’Emilia-Romagna, la fragilità del territorio in varie zone della nostra regione e le innovazioni normative introdotte negli ultimi anni – sottolineano i Consiglieri - rappresentano elementi che richiedono un'attenzione costante e la realizzazione di interventi migliorativi degli edifici scolastici. Ad oggi, secondo le stime delle Regioni e degli Enti locali, circa la metà del patrimonio scolastico (42 mila edifici in cui vivono, quotidianamente, milioni di studenti e di operatori scolastici) necessiterebbe di interventi”.

 

Gli esponenti del Partito Democratico muovono critiche alla politica scolastica adottata in questi anni dal Governo Berlusconi che, con il previsto aumento del rapporto alunni/docenti e il conseguente sovraffollamento delle classi (le cosiddette "classi pollaio"), abbinato alle precarie condizioni di manutenzione di larga parte degli edifici scolastici, - sostengono - “rischia di rendere sempre più difficile, inadeguato ed inaccessibile, il diritto allo studio di milioni di studenti italiani”.

 

I consiglieri, di contro, sottolineano quanto fatto in questo settore dalla Regione Emilia-Romagna, che “pur in assenza di risorse nazionali (come previsto dalle ‘Norme per l’edilizia scolastica’ L. 23/96), ha formulato gli indirizzi regionali per la programmazione in materia di edilizia scolastica relativamente al triennio 2010-2012 e ha destinato alla prima annualità la somma di 5.483.489,99 euro di risorse proprie” e chiedono alla Giunta regionale “se non ritiene che la situazione sopra descritta, anche a seguito delle numerose richieste di intervento pervenute dai Comuni del nostro territorio regionale, abbia rilievi di vera emergenza”.

Nell’interrogazione si sollecita, poi, l’esecutivo regionale a chiedere ai Ministeri competenti di individuare definitivamente la Legge n. 23/1996 come strumento principale di intervento sugli edifici scolastici rispettando, in sede di individuazione degli interventi prioritari da finanziare, la funzione e l'azione programmatoria delle Regioni e degli Enti locali e garantendo, in questo modo, celerità nell'assegnazione dei fondi e l'effettiva realizzazione degli interventi.

Altro invito rivolto alla Giunta: “chiedere al Governo di rifinanziare, a partire dalle annualità 2011 e 2012, la Legge 23/96 per consentire i necessari, e non più rimandabili, lavori di nuova edificazione, manutenzione straordinaria, messa in sicurezza, adeguamento antisismico e abbattimento delle barriere architettoniche di cui il nostro patrimonio scolastico ha assoluto bisogno”.

 

Tra le numerose argomentazioni illustrate nel documento, Zoffoli e Pagani ricordano che, vista la grave situazione, “un gruppo di Parlamentari ha presentato, alla Camera dei Deputati, una proposta di legge per l’Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul finanziamento e la realizzazione dei piani di intervento per l'edilizia scolastica e le modalità di funzionamento dell'anagrafe dell'edilizia scolastica”.

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