Eccidio di Tavolicci: due nuovi sentieri della memoria
Domenica 29 maggio a Tavolicci verranno inaugurati i sentieri della Maria e della Memoria. Il programma prevede alle 9,30 il ritrovo alla casa museo di Tavolicci eformazione dei gruppi per percorrere i Sentieri con illustrazioni e guide di Fumaiolo Sentieri: per il sentiero della Maria e risalita da Ca Sem, il tempo di percorrenza è circa 1h e ‘30, mentre per il sentiero della Memoria scendendo verso Ca Sem, Campo del fabbro, Rivolpaio e risalita a Tavolicci, è di circa 2h e ‘45.
Alle 12,45 ci sarà il pranzo nell’aia con panini, acqua, vino e frutta per tutti ma con prenotazione obbligatoria. Alle 13,45 laboratorio per ragazzi e adulti Guerra, violenza e non violenza condotto da Raffaele Barbiero del Centro pace di Forlì, mentre alle 15,30 'Attorno alla Pace', letture a cura di Trame, teatro e musica, con gli attori Valentina Donati e Antonio Salerno e gli interventi musicali de L’Essenziale
La storia
La mattina presto del 22 luglio 1944 truppe del IV battaglione della polizia italo- tedesca, formate da fascisti italiani e ufficiali tedeschi, rinchiusero donne e bambini nella cucina a piano terra della famiglia di Domenico Bacellini e poi iniziarono a sparare, mentre altri militi davano fuoco alla stalla sottostante. La quattordicenne Maria Gabrielli, rimasta illesa dalle pallottole e dalle fiamme, salvò dalle fiamme il piccolo Renzo Sartini, di un anno ed il fratellino Giovanni di quattro e uscì dalla stanza mentre i militi si stavano allontanando. Il suo primo pensiero fu quello di recarsi alla casa di Campo del fabbro dove risiedevano le sue amiche, per avvertirle del pericolo che incombeva sulla loro famiglia. Quando le truppe fasciste giunsero a Campo del fabbro, dove fucilarono i capofamiglia di Tavolicci, non trovarono nessuno degli abitanti della casa: la famiglia era fuggita grazie a Maria. Dopo aver avvertito anche le famiglie di Rivolpaio, Maria si allontanò definitivamente per recarsi dalle zie al Palazzaccio, ad alcuni chilometri di distanza. Nella strage morirono 64 persone, 19 avevano meno di dieci anni.
Maria Gabrielli, pur giovanissima, non pensò solo a salvarsi, rischiò la vita per portare in salvo altri bambini e intere famiglie. Maria Gabrielli è un giusto di Tavolicci.
Nel mondo ogni giorno continuano le violenze contro i bambini e la popolazione civile, divenuta il vero bersaglio delle guerre per indebolire la resistenza e la volontà di lotta dei popoli a cui si intende imporre la propria volontà e il proprio dominio. La guerra è ritornata in Europa, in Ucraina aggredita dalla Russia di Putin.
Una sola lezione ci viene dalla strage di Tavolicci: basta con gli armamenti, sia messa al bando la guerra.