All'oratorio della Tomba di Sarsina la festa della Vergine Addolorata
Dopo la festa domenica scorsa, dell’Oratorio della Madonna della Concezione, Pagno è ancora sotto i riflettori. Ora l’attenzione si sposta al confine sud della parrocchia, dove si trova il terzo edificio sacro. Solo chi c’è stato può capire l’unicità e la bellezza di questo luogo, anche se il nome non è molto attraente. E’ l’oratorio della Tomba, una chiesetta privata, della famiglia Marini, e ogni anno viene festeggiata la patrona, la Vergine Addolorata. Il caseggiato e la piccola chiesetta riprendono vita.
Giovedì si è concluso il Triduo di preparazione, svolto anche martedì e mercoledì, con Messa e canto delle litanie, con la melodia così cara alla gente di questa zona, alle 20.30. Vista la straordinaria partecipazione di popolo, da due anni si è voluti iniziare i festeggiamenti già nella serata di venerdì. Sabato alle 19 apertura stand con specialità di birra, piadina e salsiccia, allietati dalla musica dell’orchestra “Nove Zero”. Alle 23.30 serata animata da un DJ di Radio Studio Delta che animerà la serata fino a tarda notte. Questa serata è offerta dalla BCC di Sarsina.
Domenica alle 15.30 messa solenne all’aperto e processione, apertura della pesca di beneficenza, pentolaccia gratuita per tutti i bambini. Alle 17 apertura dello stand con piadina, fornarina e crescioni. Allieterà il pomeriggio e la serata l’orchestra “Fabrizio e gli accademia”. Alle 18 un animatore farà divertire piccoli e grandi con “Tutti i giochi di una volta”. Sarà allestita anche una mostra fotografica con le foto delle feste degli anni passati.
Il piccolo oratorio privato, addossato all’antico palazzo padronale attorniato da costruzioni più recenti, venne costruito nel 1792 dalla famiglia Baldassarri per riuscire a partecipare più di frequente all’Eucarestia, in quanto era difficile recarsi d’inverno nella parrocchiale di Pagno che dista 3,5 km, con un dislivello di quasi 400 metri. Nel 1935 la famiglia Marini, attuali proprietari, acquistarono tutto il grande edificio e la chiesetta dalla famiglia Giannini.
L’ultimo intervento di restauro che ha interessato la chiesa e il primo piano dell’edificio è del 1999. Nel 2007 viene donato alla chiesetta un originale dipinto a olio su tavola della Madonna con Bambino, di notevole dolcezza. Viene spontaneo chiedersi il perchè la località si chiami Tomba, che farebbe pensare al luogo di sepoltura di un personaggio importante. Il motivo è un altro, lo apprendiamo dal volume “Romagna” di Emilio Rossetti, dove vi si legge che “Tomba” significa possedimento o tenuta con casa padronale, anche circondato da siepi e fossato, un inizio di castello.
C’è ancora una piccola torre di difesa. Per realizzare questa festa è necessario un lavoro notevole di settimane. Una trentina di volontari tra cui molti giovani, dal 1977 si passano il testimone di padre in figlio per continuare questa occasione di ritrovo molto cara a tutta la vallata. In modo ineguagliabile guida il gruppo il giovane Paolo Bartolini.