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Trevi, concluso con successo l'aumento di capitale: "Ora pensiamo al futuro"

Post aumento gli azionisti sono: FSI Investimenti con il 25,67%, Polaris Capital Management con il 25,67%, banche, istituzioni finanziarie e altri azionisti 48,66 %

Si è concluso positivamente l’aumento di capitale di Trevi deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 17 luglio 2019 e 24 febbraio 2020, a valere sulla delega conferitagli dall’Assemblea straordinaria dei soci del 30 luglio 2018. Sono state sottoscritte 15.083.921.496 azioni ordinarie di nuova emissione della Società, per un controvalore complessivo pari 150.839.214,96 euro. A comunicarlo è la stessa azienda cesenate.

“Terminato il rafforzamento patrimoniale della società - sottolinea Giuseppe Caselli, Amministratore Delegato del Gruppo Trevi - possiamo pensare al prossimo futuro e impegnarci sul rilancio industriale. Stiamo già lavorando a 360 gradi sul rinnovamento dei processi, dei prodotti e dei mercati senza trascurare nessun aspetto che possa ottimizzare la marginalità. Siamo fiduciosi di aggiungere nuove acquisizioni di lavori, come fatto recentemente in Norvegia e Stati Uniti. Dobbiamo considerare che il mercato delle costruzioni e infrastrutture presenterà sin dai prossimi mesi, non solo in Italia ma anche in diverse aree geografica nelle quali siamo già presenti, interessanti opportunità anche in seguito alle azioni di rilancio post Covid 19". 

Al termine dell’aumento di capitale, gli azionisti sono:  per il 25,67% FSI Investimenti S.p.A. (società controllata da CDP Equity); - per il 25,67% Polaris Capital Management, LLC; - per il 41,85% banche e istituzioni finanziarie che hanno assunto impegni di sottoscrizione  nell’ambito dell’Accordo di Ristrutturazione; e - per il 6,81% altri investitori. 

L’Aumento di Capitale si inserisce nel contesto della più ampia operazione di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell’indebitamento finanziario volta al rilancio industriale del Gruppo Trevi, ed è stato posto in essere in esecuzione dell’accordo di ristrutturazione dei debiti sottoscritto in data 5 agosto 2019 e omologato dal Tribunale di Bologna in data 10 gennaio 2020.

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