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Dalla Regione oltre 4 milioni di euro per chi affitta con il nuovo "Patto per la casa"

Lori: “L’impegno della Regione per il diritto alla casa. Un’emergenza in crescita, di fronte alla quale, dopo il taglio sul fondo per l’affitto e la morosità incolpevole, registriamo il silenzio totale del Governo”

Aumentare l’offerta di alloggi in affitto a canone calmierato, grazie a incentivi rivolti sia ai proprietari, che possono affittare con maggiore tranquillità, che agli inquilini, che possono pagare un canone ridotto rispetto a quello del libero mercato. È quanto prevede il Patto per la casa, promosso dalla Regione. E proprio in questi giorni parte la campagna di comunicazione “Affitta senza pensieri”, per farne conoscere tutte le opportunità con lo slogan “Proprietari più sicuri, per affitti duraturi”.

"Con il Patto per la casa vogliamo favorire l’incontro tra domanda e offerta di alloggi in locazione, offrendo vantaggi sia ai proprietari che agli inquilini. Il tutto con la regia dei Comuni e con il sostegno economico della Regione, che in questo modo conferma il proprio impegno per il diritto alla casa - spiega l’assessora alle Politiche abitative, Barbara Lori -. Solo una delle misure che abbiamo avviato in questi mesi - dal nuovo bando di housing sociale per la realizzazione di alloggi a canone calmierato, al rifinanziamento del Fondo sociale per l’affitto - a fronte di un’emergenza abitativa che colpisce fasce sempre più estese della popolazione, giovani coppie, famiglie con figli, anziani. E rispetto alla quale dobbiamo purtroppo continuare a registrare il totale silenzio del Governo dopo il taglio dei fondi per l’affitto e la morosità incolpevole ”.

Patto per la casa: gli obiettivi e come funziona

Il Patto per la casa è un’azione innovativa, integrata ad altre misure già in atto per il sostegno alla locazione, con la quale la Regione punta ad ampliare l’offerta di alloggi in locazione a canoni calmierati. Due gli obiettivi: favorire l’utilizzo del patrimonio abitativo esistente e sostenere la cosiddetta “fascia intermedia”, composta da quei nuclei familiari che sono in condizioni di fragilità nel libero mercato e che allo stesso tempo non riescono ad accedere all’edilizia residenziale pubblica. Il Patto, inoltre, vuole incentivare la formazione da parte dei Comuni delle Agenzie per la casa, in grado di gestire sia sotto il profilo immobiliare che sotto quello sociale, il patrimonio di alloggi - di proprietà pubblica o privata attualmente non occupati - via via messo a disposizione per questo Programma. Un percorso virtuoso che la Regione sostiene con 4.668.000 di euro, destinati agli Enti locali che sottoscrivono una convenzione con le Agenzie per la casa.  Il Programma non ha una scadenza, non prevede un riparto predeterminato e si attiva su iniziativa di Comuni, Unioni di Comuni e della Città metropolitana di Bologna, che a loro volta possono integrare le risorse regionali con risorse proprie.

I vantaggi per proprietari e inquilini

Un contributo per alcuni costi del contratto (dalla firma alla chiusura); la tutela di un fondo di garanzia in caso di morosità dell’inquilino, oltre all’assistenza giudiziale; contributi per piccoli interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria. Questi i vantaggi concreti per i proprietari che decidono di dare in affitto un’abitazione. A loro volta gli inquilini possono pagare un canone ridotto rispetto a quello del libero mercato (il risparmio può arrivare fino a 2mila euro l’anno), non versano il deposito cauzionale e possono ricevere un contributo a fondo perduto per l’affitto.

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