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Nuove e vecchie tasse per gli imprenditori agricoli: Confagricoltura ha fatto il punto nel convegno

L’evento, diventato un classico appuntamento in quanto giunto alla ventottesima edizione, ha riscosso interesse, con molti imprenditori agricoli in presenza e tanti altri collegati alla diretta streaming

La partita sull'Irpef per gli agricoltori è ancora aperta, e Confagricoltura ha ribadito al Governo che “il ripristino dell'esenzione deve riguardare tutti gli agricoltori, in difficoltà da tempo per il calo dei prezzi all'origine, mentre i costi di produzione restano elevati”, sottolinea Carlo Carli, presidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini. Ma nella Legge di Bilancio ci sono tante altre novità che riguardano la tassazione del settore primario: per fare il punto della situazione, informando i soci sulle ultime novità, Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini, Ravenna e Ferrara hanno promosso nei giorni scorsi il Convegno Fiscale, che si è tenuto a Cesena.

L’evento, diventato un classico appuntamento in quanto giunto alla ventottesima edizione, ha riscosso interesse, con molti imprenditori agricoli in presenza e tanti altri collegati alla diretta streaming.

“Si tratta di un evento a cui noi teniamo tantissimo - aggiunge Carli – Riteniamo che uno dei ruoli di un'associazione sia quello di fornire sempre più informazioni e dati ai propri soci, permettendo loro di restare aggiornati su tutte le nuove norme. Questo evento affianca l’attività quotidiana che i nostri uffici svolgono a supporto dei nostri associati”. 

Nel corso del Convegno sono state presentate tutte le novità fiscali presenti all’interno della Legge di Bilancio. “Per l’anno 2024 siamo ancora in attesa di sapere quale sarà la tassazione che verrà applicata agli agricoltori - illustra Alessandra Caputo dello Studio Associato Tosoni - La legge di bilancio non ha infatti prorogato l'esenzione Irpef per i redditi dominicali e agrari. Nel 2024 - aggiunge Caputo - è stata inoltre cancellata anche la decontribuzione per i giovani agricoltori. Fino al 31 dicembre i giovani agricoltori che non avevano ancora compiuto 40 anni e si iscrivevano alla previdenza agricola non versavano i contributi ma al momento questa misura è stata cancellata”. 

“È stata una Legge di Bilancio un po’ avara per il mondo agricolo, complice la mancanza di risorse - analizza Nicola Caputo, responsabile fiscale di Confagricoltura - Nello stesso tempo si è cercato comunque di ottenere dei risultati apprezzabili per il futuro. Uno dei campi su cui si lavorerà maggiormente è quello della produzione delle agro-energie, dove si sta cercando di delineare un assetto normativo più consono, oltre a quello della delega fiscale che prevederà importanti spunti innovativi, tra cui quelli relativi al trattamento di colture più moderne”.

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