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Neve, l'sos delle imprese: "Le banche operino con buonsenso"

Sos, il nevone ha steso le piccole imprese. Il sistema economico locale uscirà da questi giorni di emergenza neve più indebolito rispetto alla già problematica situazione che viveva precedentemente

Sos, il nevone ha steso le piccole imprese. Il sistema economico locale uscirà da questi giorni di emergenza neve più indebolito rispetto alla già problematica situazione che viveva precedentemente. La situazione straordinaria non deve infatti farci dimenticare i problemi che le imprese già affrontavano e la situazione di crisi che lentamente si stava diffondendo un po' in tutti i settori.

Lo sostiene il segretario della Confartigianato cesenate Stefano Bernacci. “Ad esempio le difficoltà di gestione finanziaria derivanti dai ritardi nei pagamenti da parte di clienti o da crescenti insolvenze rendevano il rapporto fra imprese e sistema bancario problematico. Due settimane di mancati o ridotti incassi derivanti dalla totale o parziale riduzione delle attività produttive non miglioreranno di certo questa situazione ed aggiungeranno nuovi problemi a quelli già esistenti. Sarebbe altresì illusorio pensare che il ritorno alla normalità dipenderà esclusivamente dall'esaurirsi del maltempo. Confartigianato ha apprezzato l'iniziativa straordinaria di alcuni banche per mettere a disposizione risorse per finanziare coloro che hanno avuto danni materiali dagli eventi climatici”.

Continua Bernacci: “I danni, tuttavia, non hanno soltanto una dimensione materiale e occorrerà una buona dose di elasticità e buon senso da parte degli istituti di credito per consentire a molte imprese di riprendere fiato dopo una botta alle loro attività di dimensioni straordinarie. I primi  mesi dell'anno sono quelli dove normalmente si concentrano le scadenze e gli adempimenti che comportano importanti versamenti per le imprese. E' quindi necessario alimentare un circuito positivo che consenta, anche attraverso rinvii temporanei degli adempimenti di riportare gradualmente alla normalità il sistema. E' quello che abbiamo chiesto all'Agenzia delle Entrate e che ci aspettiamo di ottenere in tempi adeguati rispetto alle scadenze”.

“Prima dell'emergenza – prosegue Bernacci - avevamo espresso tutta la nostra preoccupazione per le politiche di bilancio che molti enti locali avevano presentato e che contenevano pesanti oneri per il sistema produttivo. I danni del maltempo renderanno ancora più difficile la quadratura dei conti e, a meno di auspicabili e necessari, interventi straordinari da parte dello Stato e della regione aumenterà il fabbisogno di entrate dei comuni. Tuttavia sarebbe assurdo se l'onere a carico delle imprese dovesse ulteriormente appesantirsi perché la situazione diventerebbe veramente insostenibile. Se gli enti locali hanno avuto oneri cittadini ed imprese non ne hanno avuto sicuramente di meno. Nelle prossime settimane dovremmo aprire una nuova fase di discussione nel tentativo di trovare soluzioni capaci di coniugare responsabilità ed equità”.

“Nei prossimi mesi dovranno essere affidati appalti per ripristinare la situazione di normalità – aggiunge il segretario Bernacci - per quanto riguarda riguarda le infrastrutture pubbliche (viabilità, edifici pubblici, scuole ecc). Sarebbe una beffa se il sistema delle imprese locali, che pure verrà chiamato a contribuire per una parte importante al fabbisogno di risorse degli enti locali, dovesse giocare un ruolo non adeguato nell'attribuzione degli appalti per i lavori di ripristino. Nel pieno rispetto delle normative dovrà essere fatto tutto il possibile per favorire il sistema locale nell'attribuzione degli appalti per evitare che un'importante occasione di lavoro e di ripresa venga persa seguendo logiche (come il massimo ribasso) che hanno già dimostrato di non creare alcun valore per le comunità locali e neppure occasioni per la nostra imprenditoria”.

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