Mercato ambulante in piazza Della Libertà? "Noi non ci muoviamo"

“La proposta del capogruppo consiliare del Pri Luigi Di Placido di spostare il mercato ambulante da piazza del Popolo e viale Mazzoni nella futura piazza della Libertà pedonalizzata è, ci spiace doverlo dire, assai preregrina. Ci auguriamo che si tratti di un puro esercizio retorico, in altri termini, una boutade, anche se quando si parla bisognerebbe tener conto dell'effetto provocato da ciò che si dice”. La replica arriva da Alverio Andreoli e Gabriele Fantini, presidenti di Fiva Confcommercio e Anva Confesercenti cesenati.  

“Qualora fosse un vero e proprio orientamento politico di permettiamo di confutarlo, osservando che il mercato ambulante di Cesena trova la sua naturale, oltreché storica, collocazione nel luogo che da un secolo lo ospita ed essendo il mercato anche uno spazio fortemente identitario, spezzarne la continuità spostando le bancarelle di viale Mazzoni altrove, significa disintegrare uno dei luoghi più cari ai cesenati, ai clienti e ai visitatori. Gli ambulanti hanno riqualificato il mercato, le settimane scorse si sono armonicamente inserite in piazzale San Domenico le bancarelle di operatori ambulanti provenienti dal Foro e non avrebbe alcun senso procedere ad una assurda frammentazione”.

“Il mercato ambulante è vivo, attivo, funziona. - proseguono i commercianti - E' il luogo del centro che il mercoledì, il sabato e in occasione dei mercati straordinari o delle iniziative domenicali catalizza in assoluto il maggior numero di visitatori dentro l'area antica. Ci sarà una ragione o no? Voler distruggere pertanto qualcosa che piace, attira e funziona sarebbe un atto di puro autolesionismo. Ultima, ma non meno importante argomentazione. Al mercato ambulante, caro Di Placido, lavorano persone , imprenditori, non pedine, spostabili come se fossero soldatini. Ci lavorano imprenditori che sono stati negli anni i protagonisti del successo del mercato, costruito con fatica, tenacia e dinamismo, caratteristiche distintive, se si permette, del nostro mestiere. E che a considerare gli imprenditori alla stregua di pedine sia un imprenditore lascia in effetti un po' sconcertati. Quanto al progetto di riqualificazione di piazza della Libertà, osserviamo che esso rischia di non garantire sino in fondo lo svolgimento dellle manifestazioni e delle sagre nel grande invaso della piazza. In particolare la via di alberi prefigurata dal progettista che dovrebbe fiancheggiare corso Garibaldi a parer nostro rishcia di oscurare la piazza e di rendere meno attrattivo lo spazio”.