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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Forlì-Cesena, in sette tra i rappresentanti nazionali di Legacoop Agroalimentare

Sono sette i delegati delle cooperative di Forlì-Cesena che sono stati eletti come componenti della direzione nazionale di Legacoop Agroalimentare nel corso del congresso dell'Associazione svolto il 15 e 16 marzo a Roma

Sono sette i delegati delle cooperative di Forlì-Cesena che sono stati eletti come componenti della direzione nazionale di Legacoop Agroalimentare nel corso del congresso dell'Associazione svolto il 15 e 16 marzo a Roma. Sono Giovanni Piersanti (CAC), Lauro Giovannini (Due Tigli), Massimo Brusaporci (Alimos), Mirco Zanotti, Gianluca Balzani e Claudio Biondi (Apofruit) e Antonio Zampiga (Legacoop Forlì-Cesena). Nella stessa sede Romeo Lombardi, presidente di Alimos, è stato eletto presidente del collegio dei garanti.

Dalla nostra provincia hanno preso parte al congresso anche Gabriele Bacchi (ALAC), Vito Ballarati (Consorzio Appennino Romagnolo), Giunio Bonoli, Idanna Raspadori e Claudio Pastocchi (CAC), Pietro Fabbri (EuropFruit), Mauro Modanesi (COPUA), Davide Marconi e Mario Tamanti (Apofruit), Pier Luigi Vincenzi (CAFAR), Andrea Balzani (CLAFF) e Cristian Maretti (Legacoop Agroalimentare).

«È stata l’occasione per rinnovare i vertici dell’Associazione nazionale, ma anche per discutere delle sfide che attendono il sistema della cooperazione agroalimentare e delle politiche  da  sviluppare e consolidare per superare le difficoltà economiche, finanziarie e di mercato di un settore cardine per la nostra economia che, come tale, va innovato e sostenuto», spiega il direttore di Legacoop Forlì-Cesena, Monica Fantini.

Tra i principali temi al centro del dibattito, avviato il 28 febbraio a Bologna con l’assemblea del Nord Italia, la crescita delle imprese, l’internazionalizzazione, l’unità del mondo cooperativo, i rapporti con la distribuzione e il mondo del credito, la necessità di dare nuovo sostegno al settore.

«La crescita delle imprese cooperative attraverso aggregazioni o acquisizioni – spiega Antonio Zampiga, responsabile Agroalimentare di Legacoop Forlì-Cesena - è un processo importante che, nella nostra realtà è cominciato da tempo. Una strategia imprescindibile per rafforzare il Made in Italy e le produzioni italiane di qualita' rendendole sempre più competitive sia internamente sia, soprattutto, sui mercati internazionali. Oggi in Italia i produttori organizzati in cooperative non superano il 36%. L'obiettivo è arrivare in tempi brevi al 60%».

In linea a ciò procede l’idea di fondere le tre rappresentanze cooperative del mondo agricolo (Legacoop, Fedagri e AGCI). «Servono tempi certi e occorre, quindi, avere ben chiari obiettivi e modalità che, nella condivisione e nell'aggregazione, non potranno che essere più incisivi e competitivi», dice Zampiga.

Un altro tema affrontato è il rapporto tra settore agricolo e  grande distribuzione. Materia ora regolamentata dal Decreto Sviluppo. «L’obbligo di contratti scritti e tempi certi di pagamento ci soddisfa, ma sappiamo anche che i referenti non sono tutti uguali. All’interno della nostra filiera cooperativa, Coop e Conad sono sicuramente un  esempio di serieta' con i quali il confronto è aperto».

Sul credito si chiede un approccio nuovo nei confronti dell’agricoltura agli Istituti Bancari. «Allo stesso tempo si pensa a strumenti interni, utili nei momenti di maggior crisi, che utilizzino i fondi mutualistici in affiancamento ad altre soluzioni come, ad esempio, le assicurazioni multirischio».

Infine, non poteva mancare il tema del sostegno alla cooperazione agricola. «All’Assessore regionale Tiberio Rabboni - conclude Zampiga - chiediamo una legge regionale specifica per la cooperazione agricola perché i margini sempre più risicati e i costi in continuo aumento mettono a rischio molte delle eccellenze emiliano-romagnole e gran parte delle imprese agricole».

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