Imprese, lotta contro le chiusure. Confcommercio: "Occorre abbassare le tasse"

Commercio, turismo e servizi nel cesenate: si è chiuso un 2016 difficile, ma con qualche segnale positivo e soprattutto diverse nuove imprese che sono entrate nel mercato. La priorità per il 2017, per la Confcommercio cesenate presente da 70 anni sul territorio, è salvaguardare la tenuta sul mercato di quelle già esistenti. "Le new entry sono quelle che ci consentono di equilibrare il conto con le imprese che hanno chiuso i battenti - osserva il presidente Confcommercio cesenate Corrado Augusto Patrignani -. Noi abbiamo chiuso il bilancio mantenendo la nostra base associativa inalterata, oltre duemila imprese. Di questi tempi è un successo".

"Qualche segnale positivo c’è, anche sul piano congiunturale: ripresa degli investimenti, sia pur timida, uscita dalla deflazione, crescita, lieve, del reddito disponibili - chiosa Patrignani -. Occorre però che tutti questi dati favorevoli si traducano in ripresa dei consumi, il che non è affatto scontato. Si è visto anche per lo shopping natalizio nel cesenate: grandi afflussi,  ma acquisti ponderati, quando non contenuti. La fiducia di imprese e famiglie purtroppo è ancora bassa  e una indagine della nostra Confederazione stima per il 2017 un aumento del Pil non superiore all’1% e dello 0,6% dei consumi. Una ripresa piccolina, insomma".

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