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Economia Bagno di Romagna

Gli imprenditori al sindaco: "Infrastrutture digitali, c'è troppo divario tra la pianura e la montagna"

Una quarantina di imprenditori di Bagno di Romagna hanno partecipato all'incontro promosso da Confartigianato territoriale nella sede municipale con il sindaco Marco Baccini

La burocrazia a taglia unica ma più tarata per le imprese grandi e strutturate che non collima con le esigenze e le aspettative delle piccole imprese e il divario tra pianura e montagna penalizzata nell'accesso alle infrastrutture stradali e digitali, un freno rilevante allo sviluppo e al fare impresa. Queste sono solo alcune delle criticità rilevate dalla quarantina di imprenditori di Bagno di Romagna che hanno partecipato all'incontro promosso da Confartigianato territoriale nella sede municipale con il sindaco Marco Baccini, nell'ambito del ciclo di assemblee in programma in tutti i comuni del comprensorio.

Erano presenti per Confartigianato Federimpresa Cesena il vicesegretario Giampiero Placuzzi, il responsabile area economia e finanziaria  Riccardo Cappelli e Cristina Ghera, responsabile Confartigianato Bagno di Romagna.

Il sindaco Baccini, che ha tracciato un bilancio degli interventi a favore del fare impresa nei suoi due mandati, ha fatto riferimento alla significativa collaborazione di Confartigianato a favore del territorio e della comunità suggellata anche dalla consegna di un assegno di cinquemila euro, che Confartigianato per il Sociale ha donato all’amministrazione per partecipare all’acquisto di un nuovo scuolabus; collaborazione che si è concretizzata nell'impegno su molteplici problematiche, come quelle relative ai collegamenti viari ed in particolare quella del ponte Puleto  in E45, dell’espansione territoriale e del nuovo Pug, fino al tema degli oneri connessi al cambio di destinazione d’uso dei locali dei centri storici.

Negli interventi degli imprenditori artigiani sono state richieste politiche più efficaci e incentivanti per chi fa impresa in montagna, è stata condivisa la difficoltà nel reperimento della manodopera formata che sta mettendo a rischio la continuità di alcune attività artigianali e che fa il paio con l’invecchiamento della classe imprenditoriale. La burocrazia deve essere snellita e adattata alla taglia delle piccole imprese pilastri del territorio e vanno realizzate le necessarie infrastrutture anche digitali per far fronte al gap che si riscontra nell'ambiente favorevole allo sviluppo tra pianura e montagna. Da parte degli imprenditori, alcuni dei quali hanno dato la propria disponibilità a coinvolgersi nel rinnovo delle cariche sociali fungendo da ambasciatore di Confartigianato nel nuovo mandato, Confartigianato viene percepita sempre più come partner facilitatore nell’affrontare le transizioni digitali, ecologiche, sociali di fronte alle quali una piccola impresa è spesso sola, se non si rivolge alla propria associazione.

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