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Economia

Fipe Confcommercio: "I ristoratori chiedono la proroga delle moratorie bancarie"

"L’inizio del 2022 presenta pesanti sofferenze per il settore anche nel territorio cesenate" affermano i due presidenti

"La priorità è  permettere ai pubblici esercizi di sopravvivere a questo ennesimo momento di emergenza, senza essere costretti a licenziare nessuno per non perdere competenze e professionalità che saranno determinanti al momento della ripartenza vera".
Lo afferma di Fipe-Confcommercio cesenate con i presidenti Vincenzo Lucchi (ristoranti) e Angelo Malossi (bar).

"L’inizio del 2022 presenta pesanti sofferenze per il settore anche nel territorio cesenate - affermano i due presidenti - a cui si somma una crisi devastante per la ristorazione collettiva, falcidiata dalla ripresa dello smart working, per le catene commerciali, soprattutto quelle operanti negli aeroporti e nelle stazioni, per il settore banqueting e catering, di fatto chiuso da due anni, per le sale bingo, messe in ginocchio dai provvedimenti sulle capienze e per le discoteche, unico settore chiuso e divenuto vittima sacrificale della pandemia”.

"Da qui - proseguono i presidenti - scaturiscono le nostre richieste di prorogare alcune delle misure emergenziali più importante. Prima tra tutte la cassa integrazione Covid, che permetterà di tutelare circa gli occupati, traghettando i contratti in questa fase di emergenza. Seconda richiesta, la proroga delle moratorie bancarie, necessaria soprattutto per le piccolissime imprese scarsamente patrimonializzate che in questi anni, per sopravvivere, si sono indebitate. Infine l’occupazione del suolo pubblico per allestire i dehors, portandolo fino a fine anno. Sarebbe un aiuto concreto a un settore che a primavera dovrà ricominciare a correre per rialzarsi definitivamente”.

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