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Crisi delle banche, "Riconosciuto il diritto di due risparmiatori al risarcimento del danno"

"Più volte in questi anni la Adoc, associazione di difesa dei consumatori unitamente alla Uil di Cesena sono intervenute, per tutelare, i risparmiatori"

"Cesena è stata purtroppo investita negli anni scorsi dal crac di una parte consistente del proprio sistema bancario. Prima il crac di Banca Romagna cooperativa di Macerone, poi la crisi della Cassa di Risparmio di Cesena. Migliaia di cittadini cesenati e non solo, hanno perso milioni di euro, costruiti in decenni di risparmio". Ad affermarlo è Adoc, Associazione difesa orientamento consumatori nata in seno alla Uil.

"Più volte in questi anni la Adoc associazione di difesa dei consumatori unitamente alla Uil di Cesena sono intervenute, per tutelare, i risparmiatori, con particolare attenzione alle lavoratrici ai lavoratori e alle famiglie, nonchè il sistema produttivo locale. Abbiamo auspicato azioni concrete a tutela dei cittadini e del territorio, anche stimolando la classe politica locale. Fatta qualche eccezione, chi doveva e poteva intervenire, a partire dalla classe politica, ha scelto il silenzio. Per questo senza suscitare clamori o aspettative, su problemi di complessa gestione in ordine alla conseguenza, la Adoc ha avviato delle iniziative di tutela dei risparmiatori che si erano rivolti ai nostri sportelli, ottenendo un risultato significativo". 

"Due associati della nostra associazione dei consumatori - viene spiegato - hanno ottenuto infatti il riconoscimento del proprio diritto al risarcimento del danno da parte dell’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF) per l’acquisto di azioni dell'Istituto Bancario Cassa di Risparmio di Cesena, ora Credit Agricolè Italia spa. Si tratta di un ennesima conferma della fondatezza delle ragioni di gran parte dei risparmiatori che hanno visto svalutate le loro azioni, spesso acquistate con i risparmi di una vita. La tesi giuridica portata avanti dalla nostra Associazione, nel caso di specie, che, vi sia stata violazione da parte della Banca della normativa concernente gli obblighi informativi gravanti sulla Banca, ma anche di un errata valutazione del profilo di rischio dello stesso cliente. In conseguenza di ciò, Arbitro per le Controversie Finanziarie ha condannato Credit Agricolè Italia spa al risarcimento del danno a favore degli istanti, nella misura della somma corrispondente all'investimento fatto".

"Il neo eletto Presidente dell'Associazione Adoc, l'Avvocato Francesco Amato, auspica, anche per le ulteriori posizioni ancora in seno all'associazione, di trovare una soluzione conciliativa con l'istituto bancario, visto che quest'ultimo ha sin dall'inizio manifestato la sua volontà di integrarsi nel territorio. Di certo, il primo passo, sarebbe quello di recuperare la fiducia degli investitori e risultati come questi sono anche un monito al sistema bancario ad adottare un comportamento di carattere etico, laddove non intervengano le norma, per tutelare il risparmio, ovvero bene prezioso che ogni cittadino, si costruisce con grandi sacrifici in tutta la sua vita".

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