Una raccolta fondi per documentare e salvaguardare la memoria dei mestieri della tradizione
C'è anche il mulino attivo dal 1600 della Valle del Bidente tra i progetti selezionati per il crowdfunding cinematografico
La Valle del Bidente, nell’appennino forlivese, ospita ancora un mulino ad acqua in funzione dal 1600, esempio del patrimonio di tradizione e sapienza artigiana presente in Emilia-Romagna che rischia, però, di essere dimenticato. Così vale anche per il resto d’Italia, dove decine di mestieri e botteghe con una lunga tradizione rischiano di scomparire per sempre, lasciando un vuoto di memoria e di opportunità per le future generazioni. Il sabotier, il magnin, il cembalaro, il tipografo e il mastro cartaro sono solo alcuni dei numerosi mestieri da tutelare.
Per evitare che tale ricchezza venga perduta Alfredo Franco, regista freelance con oltre 40 anni di carriera alle spalle, ha ideato il progetto Antichemani, con l’obiettivo di documentare alcuni antichi mestieri, soprattutto quelli di cui si sta perdendo traccia, in una mediateca online liberamente accessibile. Non solo per archiviare, ma soprattutto per valorizzare un patrimonio di cui il nostro territorio è ricco.
Per raccogliere i 25.000 euro necessari a produrre tre documentari su altrettanti mestieri e ad avviare la Mediateca è iniziata oggi la campagna di crowdfunding "Mediateca degli antichi mestieri" sulla piattaforma Ideaginger.it Ciascuno dei documentari avrà una durata di circa dodici minuti, sarà arricchito da un glossario video dei termini dialettali usati per attrezzi e lavorazioni e racconterà la storia di un diverso mestiere attraverso la voce degli stessi artigiani. I tre documentari saranno girati in Emilia-Romagna, Sicilia e Calabria.
"L’ultimo mugnaio del Bidente" documenterà proprio l’attività di Gianfranco, ultimo “mulnèr” di un mulino ad acqua nella Valle del Bidente, in provincia di Forlì-Cesena, e attivo fin dal 1600, mentre "Mastro Giovanni, l’ultimo calzolaio del borgo" sarà invece dedicato all’ultimo “scarparu” rimasto a Gangi, in provincia di Palermo. "I bovari della Serra" racconterà infine la storia di Antonio, “vaccaru” di Serra San Bruno, in provincia di Vibo Valentia, dove ancora taglia tronchi di faggio e li trasporta a valle con i suoi buoi.
"Abbiamo deciso di lanciare una campagna di crowdfunding - ha dichiarato Alfredo Franco, autore e ideatore di Antichemani - perché abbiamo bisogno dell’aiuto di chiunque voglia contribuire a far conoscere un patrimonio così importante di esperienze e conoscenze artigiane. La mediateca sarà accessibile liberamente, a disposizione di scuole, istituzioni culturali, musei e privati cittadini. Con la campagna di raccolta fondi vogliamo coinvolgere i nostri sostenitori, per realizzare insieme a loro questo progetto, perché in ogni bottega c'è qualcosa di tutti noi".
Una campagna di crowdfunding per proteggere e tramandare antiche tradizioni che, in alcuni casi, rischiano di scomparire. Per poter dire insieme "C'era una volta e c'è ancora".