rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Cesenatico

Il caso dei trafficanti di cuccioli dall'Europa dell'Est finì anche alle "Iene", in tribunale arrivano le condanne

Si è concluso con una sequela di condanne il processo che vedeva come imputati sei persone accusate, a vario titolo, di associazione a delinquere e maltrattamenti di animali

Si è concluso con una sequela di condanne il processo che vedeva come imputati sei persone accusate, a vario titolo, di associazione a delinquere e maltrattamenti di animali e che aveva portato nel 2019 il gip ad emettere sette misure di custodia cautelare nell'ambito dell'operazione "Luxury dog".

Ad essere condannati anche un 63enne con un negozio a Savignano, a 2 anni e 10 giorni; e una 39enne di Cesenatico, la donna che da casa sua gestiva il call-center che metteva in contatto gli acquirenti con il resto dell’organizzazione condannata a 1 anno e 10 giorni. Il caso fini anche sotto la lente di ingrandiemento del programma televisivo "Le Iene".

L'inchiesta era partita nel 2018 quando, dalla Slovacchia, è emerso come dei malviventi muovessero un ingente numero di animali alla volta dell'Italia. A gestire il tutto era un nucleo famigliare, composto da un italiano che viveva all'estero, la sua compagna e il figlio della coppia. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il trio si occupava di reperire i cani appena nati negli allevamenti locali, pagandoli tra i 30 e i 100 euro, per poi trasportarli verso l'Italia dove sarebbero stati venduti a prezzi che variavano tra i 1000 e i 1800 euro.

Per i cagnolini iniziava così un viaggio dell'orrore, stipati in gabbie sporche, senza cibo o acqua, quando ancora non avevano compiuto i tre mesi e 21 giorni previsti dalla legge. Gli animali, inoltre, non erano sottoposti a vaccinazioni o questa, se fatta, non aveva ancora sortito il suo effetto. Allo stesso tempo, affidandosi a una stamperia individuata nel napoletano, i cuccioli venivano spacciati per figli di campioni con tanto di pedigree.  Nel corso delle indagini gli investigatori, col supporto delle Guardie Ecozoofile, avevano monitorato decine di episodi di importazioni illegali. Gli acquirenti acquistavano i cuccioli tramite portali internet e, una volta conclusa la transazione, gli animali si muovevano dalla Slovacchia alla volta del nostro Paese. Con l'ausilio del personale della polizia Stradale, i carichi erano stati monitorati al loro ingresso dalla frontiera di Tarvisio e, durante l'inchiesta, sono stati 5 gli autoveicoli sequestrati col loro carico di cuccioli.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il caso dei trafficanti di cuccioli dall'Europa dell'Est finì anche alle "Iene", in tribunale arrivano le condanne

CesenaToday è in caricamento