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Cronaca

Non lo pagano e in stato confusionale minaccia di darsi fuoco: lo salva un carabiniere

Un artigiano di 41 anni, di origine polacca, venerdì mattina ha tenuto col fiato sospeso molte persone per ore, minacciando di darsi fuoco. Si tratta di piccolo imprenditore, titolare di una micro-impresa edile

Un artigiano di 41 anni, di origine polacca, venerdì mattina ha tenuto col fiato sospeso molte persone per ore, minacciando di darsi fuoco. Il piccolo imprenditore, titolare di una microimpresa edile, vantava un credito di più di 10.000 euro per alcuni lavori eseguiti alcuni mesi fa per conto di un’azienda di costruzioni di San Vittore. La società, però, nel frattempo è fallita, ed era quindi impossibile per i titolari saldare il lavoro svolto.

Venerdì mattina, allora, lo straniero si è recato presso la sede della ditta, chiedendo quanto dovuto. All’ennesimo diniego, l’artigiano è salito sul tetto con una scala, portando con sé una latta di benzina ed un accendigas, ed iniziando ad urlare che se non avesse avuto i suoi soldi avrebbe dato fuoco a sé stesso. Immediatamente è partita la chiamata ai soccorsi, e dopo pochi minuti sono confluiti sul posto i carabinieri della vicina Stazione di San Carlo, vigili del fuoco e un’ambulanza del “118”.

I carabinieri hanno tentato un primo approccio all’uomo, che appariva molto agitato e confuso, ma senza successo. In seguito è giunto sul posto il comandante della compagnia di Cesena, il maggiore Diego Polio, che ha ripreso le trattative, incontrando, però, molta resistenza. Il polacco, da due decenni in Italia, urlava tutta la sua disperazione, raccontando di avere una moglie sulla sedia a rotelle e 3 figli molto giovani, ai quali non riusciva più a badare perché aveva usato i pochi soldi nella sua disponibilità per pagare le sue maestranze, non trattenendo nulla per sé

Anche il tentativo di un sanitario del “118”, durato più di mezz’ora, non sembrava sortire effetti positivi, tanto che, ad un certo punto, l’artigiano ha svitato il tappo della tanica di benzina, iniziando a mostrare ancora più agitazione. È stato l’intervento di un carabiniere, che aveva assistito a tutte le fasi delle trattative, a risultare risolutivo. Il militare, avvicinatosi con una scala allo straniero, ha iniziato un dialogo molto personale con l’uomo, riuscendo dopo diversi minuti, a fare breccia e a convincerlo a lasciarsi raggiungere, tanto da togliergli di mano la tanica e l’accendigas, subito presi in consegna da un collega. Ancora diversi minuti sono passati sul tetto dell’azienda, in attesa che il polacco trovasse la forza di scendere, accompagnato dal militare. Dopo essere stato visitato dai sanitari, che lo hanno giudicato provato emotivamente ma in buona salute è stato accompagnato in caserma, per le formalità di rito. 

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