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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Cesenatico

Spiagge e Fondali puliti, appuntamento sulla spiaggia libera. Il nemico principale resta la plastica

Sulle coste in Emilia-Romagna sono stati rinvenuti in media 899 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia, sopra la media nazionale di 834 rifiuti ogni 100 metri

Da Legambiente una fotografia nitida dell’emergenza rifiuti abbandonati sulle spiagge grazie all’indagine Beach Litter, una delle più grandi campagne di citizen science dell’associazione ambientalista basata su un protocollo ufficiale di campionamento e catalogazione dei rifiuti applicato su tutte le spiagge investigate dagli 834 volontari dei Circoli locali di Legambiente che hanno partecipato all’iniziativa. 

Parlano chiaro i dati dell’indagine presenti oggi e raccolti su 53 spiagge di 14 regioni (Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Lombardia, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna, Veneto). Sono stati censiti un totale di 44.882 rifiuti in un’area totale di 271.500 mq. Una media di 834 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia (8 rifiuti ogni passo) che supera ampiamente il valore soglia stabilito a livello europeo per considerare una spiaggia in buono stato ambientale, cioè meno di 20 rifiuti abbandonati ogni 100 metri lineari di costa. La plastica si attesta essere, ancora una volta, il materiale più comune ritrovato, ben l’84% degli oggetti rinvenuti (37.604 sui 44.882 totali), seguita da 2.004 oggetti di metallo (4,5%), 1.920 di carta/cartone (4,3%) e 1.566 di vetro/ceramiche (3,5%). Inoltre, ben il 46% di tutti i rifiuti monitorati nell’indagine, riguarda i prodotti usa e getta, alcuni dei quali al centro della direttiva europea che vieta e limita gli oggetti in plastica monouso, a cui è dedicato uno speciale focus.

Segnali di ripresa si vedono a livello nazionale con l’approvazione in senato del Ddl Salvamare. Il progetto sperimentale Fishing for Litter a Porto Garibaldi (Ferrara), realizzato insieme a Clara Spa e Cooperative dei pescatori, ha giocato un ruolo chiave nel sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema. Lanciato nel 2018 e arrivato alla sua quarta edizione, dalle imbarcazioni aderenti al progetto quest’anno sono arrivati 4102,3 kg di rifiuti, prevalentemente composti da plastiche legate alle attività produttive di pesca. 

“Finalmente l’Italia si dota di uno strumento fondamentale nel contrasto al marine litter, rendendo i pescatori protagonisti attivi per liberare il mare dai rifiuti – commenta il direttore nazionale di Legambiente Giorgio Zampetti – L’importante ruolo dei pescatori nella lotta ai rifiuti in mare è da sempre al centro della nostra attività e negli ultimi anni abbiamo attivato tanti progetti sperimentali di fishing for litter, con una bella collaborazione tra Legambiente e le cooperative di pescatori, per dimostrare l’importanza di questa azione.” 

Focus Emilia-Romagna 

Sulle coste in Emilia-Romagna sono stati rinvenuti in media 899 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia, sopra la media nazionale di 834 rifiuti ogni 100 metri.  In Emilia-Romagna l’indagine Beach Litter è stata effettuata su 5 spiagge: la spiaggia libera di San Giuliano mare a Rimini, la spiaggia libera di Cesenatico/piazza Costa a Cesenatico, il lido degli schacchi, il lido dgli Estensi e il lido degli Estensi Arenile Sud a Comacchio (Ferrara). Domina ancora la plastica, per un 91,6% dei rifiuti totali censiti. Tra questi le prime tre categorie più ritrovate sono stati i frammenti di plastica, seguiti da cotton fioc in plastica e calze per l’allevamento di mitili. Domenica 15 maggio l'iniziativa green alle ore 10 con il ritrovo sulla spiaggia libera di Piazza Andrea costa a Cesenatico, per ripulirla dai rifiuti.

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