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Cronaca Cesenatico

Sparisce lo zaino da sotto l'ombrellone, il Gps delle cuffie "porta" ad un gruppetto di giovani: denuncia per ricettazione

Disavventura per un giovane turista bresciano, risolta dalla Polizia di Stato di stanza a Cesenatico. Due giovani stranieri sono stati denunciati per il reato di ricettazione

La Polizia di Stato in aiuto di un giovane turista a Cesenatico, che ha subito una fastidiosa disavventura. Pensava di poter lasciare incustodito il suo zaino di marca, con all’interno vari effetti personali, documenti, soldi ed altro sia suoi che della fidanzata e potersi godere il pranzo in santa pace in uno degli stabilimenti balneari della nostra riviera, invece, mentre pranzava, qualcuno gli ha rubato lo zaino da sotto l'ombrellone, con tutto il suo contenuto,  per poi dileguarsi nel nulla. All’arrivo della pattuglia della Polizia di Cesenatico, il giovane un ventenne residente a Brescia ed in vacanza con la famiglia in riviera, ha raccontato quanto accadutogli ai poliziotti.

I fatti

Dal racconto è emerso che tra i vari oggetti vi erano anche delle cuffie modello “Airpods”, che hanno un collegamento diretto con lo smartphone della vittima tramite un Gps integrato anche nelle cuffie stesse. Gli agenti, quindi, hanno controllato i movimenti delle “Airpods”, riuscendo ad annotare una prima posizione e i successivi spostamenti, sino a giungere all’altezza di uno degli stabilimenti balneari che si trovano sul Viale Carducci, all’altezza di Valverde. La volante, con l’ausilio di altro personale in servizio a Cesenatico in abiti civili, è arrivata al bagno al mare per cercare di rintracciare i malviventi e la refurtiva. 

La medusa avvistata a Cesenatico

Nel frattempo, dalla App della Banca, la vittima ha riscontrato che poco prima, con una delle carte di credito presenti nello zaino asportato, presso un esercizio commerciale della zona di Gatteo a Mare, era stata effettuata una transazione per un totale di 10 euro. All’interno dello stabilimento balneare gli agenti hanno subito individuato un gruppetto di giovani, formato da minorenni e maggiorenni, che ha attirato l’attenzione dei poliziotti che, osservando attentamente la scena, hanno scorto, sul lettino di un ombrellone in prima fila, uno zaino identico a quello sottratto al bresciano e da lui subito riconosciuto. L’oggetto era appoggiato su di un lettino sul quale era seduto un giovane, poi identificato come un minorenne romeno che, interpellato dagli agenti, ha negato esserne il proprietario e di non sapere a chi appartenesse.

Nel contesto sono stati identificati anche gli altri occupanti dell’ombrellone ed “amici” tra loro, tra cui un cittadino filippino nato in Italia. Tutti i giovani identificati, non appartenenti allo stabilimento balneare nel quale si trovavano, hanno negato di essere i proprietari dello zaino. L’attenzione dei poliziotti si è concentrata su questi due stranieri che per l’atteggiamento assunto e la sfrontatezza dimostrata nel rispondere alle domande degli agenti, hanno confermato i sospetti degli operatori di avere qualcosa da nascondere.

Lo sfogo di un turista

Da una prima verifica del contenuto dello zaino sono stati ritrovati effetti personali del denunciante. Nel frattempo, il Gps ha continuato a segnalare nello stesso punto anche le cuffie sottratte; in tale circostanza, i ragazzi controllati si sono accusati a vicenda di detenere oggetti sottratti alla persona offesa e, ad un certo punto, il minorenne, verosimilmente, sentitosi scoperto, ha estratto dal proprio borsello le Airpods appartenenti al giovane bresciano, così permettendo, tra l’altro, di scorgere all’interno del predetto borsello, anche gli occhiali da sole e il portafoglio della vittima, al momento del ritrovamento completamente vuoto. Entrambi i giovani controllati annoverano a loro carico piccoli precedenti di polizia specifici. 

Vista la situazione, per il prosieguo degli accertamenti, l’attività è stata spostata negli uffici dedicati all’attività dei rinforzi di Polizia in riviera.  Nel frattempo è stata rintracciata l’operazione elettronica compiuta con una delle carte di credito sottratte al denunciante e il negozio dove era stato effettuato l’acquisto. Il proprietario dello stesso, sentito dal personale della polizia giudiziaria, ha confermato la transazione avvenuta all’ora indicata dalla vittima e l’oggetto acquistato, ovvero un paio di occhiali poi rinvenuti e sottoposti al vincolo del sequestro ed ha fornito una descrizione dettagliata del cittadino filippino, corrispondente perfettamente al soggetto fermato dalla Polizia, aggiungendo che lo stesso, effettuato l’acquisto, si era allontanato immediatamente. Gli occhiali sono stati sottoposti al vincolo del sequestro. 

Per una compiuta identificazione dei giovani, gli stessi sono stati accompagnati presso la Polizia Scientifica del Commissariato di Polizia di Cesena per essere sottoposti a foto-segnalamento e giungere alla loro compiuta identificazione anche per la denuncia a loro carico.  Per un altro minore, risultato estraneo ai fatti, pur frequentando il gruppetto controllato, e sprovvisto di documenti d’identità al seguito, si è proceduto ad affidarlo al padre, appositamente appositamente dalla provincia di Bologna. 

Le frenetiche indagini svolte dagli agenti, hanno permesso, quindi, di riscontrare la responsabilità in capo ai due giovani stranieri fermati del delitto di ricettazione essendo stati trovati entrambi con il possesso o la disponibilità di oggetti rubati al giovane bresciano, pertanto, entrambi sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per i reati di ricettazione in concorso; inoltre, a carico del maggiorenne si procederà anche per l’indebito utilizzo di strumenti elettronici di pagamento. Il minorenne è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna mentre il maggiorenne è stato deferito alla Procura di Forlì.

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