Scandali e intrighi, amori e rivalità: appuntamento in sala Giunti con Maria Carmela Gianessi

Non capita tutti i giorni di poter trascorrere un pomeriggio in compagnia di Domenico Malatesta e della sua famiglia, tra scandali e intrighi, amori e rivalità. L'occasione si presenta oggi alle 17 alla sala Giunti, in piazza Giovanni Paolo II e a fare da "Virgilio" nel mondo dei Malatesta sarà Maria Carmela Gianessi che presenta i suoi due libri "Scandali e intrighi malatestiani" e "Malatesta Novello e Sigismondo. Nemici fratelli". A dialogare con lei sarà Anna Chiara Riva mentre a impreziosire l'appuntamento ci penseranno le letture di Rosina Biondo e Maurizio Mastrandrea, entrambi del Teatro delle Lune. 

Nel primo romanzo l'autrice dipinge con maestria e sensibilità l’affresco di un periodo storico poco noto, il Trecento, in una Romagna in eterno conflitto, con amori e intrighi, signorie, dame e cavalieri. Il tutto è rivissuto attraverso gli occhi di Uberto, podestà di Cesena. Egli ricorda le vicissitudini del padre, Paolo il Bello, quel Paolo di cui parla Dante nella Divina Commedia e che morì per mano del fratello Gianciotto dopo aver intessuto una storia clandestina con sua moglie Francesca da Polenta. Paolo e Francesca, proprio loro, gli amanti dannati per l'eternità nel cerchio dei lussuriosi. Del resto il lavoro di Maria Carmela Gianessi non poteva che diventare un bell’affresco, visto che l'ex professoressa di Arte e Immagine è esperta nell’arte della pittura e si diletta di storia da tempo. Le due cose messe insieme e unite a sensibilità e alla felice penna l'hanno aiutata a realizzare un libro veramente piacevole, avvincente e interessante. E' un romanzo storico in cui la fantasia corre sul filo della verità documentata, rendendola più piacevole, più umano e avvincente. Del resto la
storia è fatta di carne, di sangue, di polvere, di cose concrete.

Per quanto riguarda il secondo libro "Malatesta Novello e Sigismondo. Nemici fratelli" si tratta di un romanzo  biografico che testimonia la vita e le avventure di Malatesta Novello, il signore della città nel XV secolo, la cui esistenza viene analizzata attraverso l’indissolubile rapporto con il fratello Sigismondo signore di Rimini.