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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Sanità, i romagnoli: "Nel servizio pubblico le attese sono troppo lunghe"

Osservatorio Sanità di UniSalute: la sanità pubblica considerata ancora un diritto fondamentale da molti.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

Tempi troppo lunghi di attesa per poter prenotare una visita o un esame. Questo è di gran lunga il principale motivo di lamentela dei romagnoli quando si rivolgono al Sistema Sanitario Nazionale. La pensa così l'84% dei cittadini di Rimini e Forlì-Cesena, stando all'ultima indagine realizzata dall'Osservatorio Sanità2 di UniSalute, la compagnia del gruppo Unipol specializzata in assistenza e assicurazione sanitaria.

Per più di tre romagnoli su quattro è questo l'aspetto su cui vorrebbero che l'offerta pubblica migliorasse. Un'esigenza manifestata in particolar modo dagli over 55 intervistati.

Cosa altro migliorerebbero sulla riviera del servizio pubblico? Il 9% vorrebbe più strutture all'avanguardia, mentre solo il 4% indica come principale necessità quella di maggiori posti letto a disposizione.

Minor tempi d'attesa dunque, ed è proprio sotto questa voce che le strutture mediche private si fanno preferire in particolar modo: più di un romagnolo su due infatti (55%) ne apprezza i tempi più rapidi per usufruire di una prestazione. Il 36% degli intervistati vede invece nel personale medico più qualificato la principale qualità dell'offerta privata (percentuale che sale al 56% tra gli uomini). Il 6% del campione segnala invece come principale aspetto in cui il privato vince sul pubblico il fatto di fornire strutture più accoglienti.

Cosa piace invece delle strutture pubbliche? Il fatto che le prestazioni siano erogate gratuitamente o a prezzi contenuti trova i favori del 38% dei rispondenti, aspetto che acquista ancor più rilevanza in un contesto di crisi economica.

Un romagnolo su tre (33%), apprezza in particolare il fatto che l'offerta pubblica garantisca a tutti il diritto alla salute, visto come diritto fondamentale dell'uomo. Il 24% apprezza la presenza capillare sul territorio e la sicurezza quindi, di poter trovare strutture in grado di prestare assistenza medica qualificata ovunque ci si trovi mentre solo il 3% considera il personale medico operante nelle strutture pubbliche più qualificato.

Al di là di pregi e difetti del sistema pubblico e dell'offerta privata, la sanità nei prossimi anni sarà inevitabilmente sempre più sostenuta da forme di assistenza integrative che rappresenteranno un reale sostegno al reddito delle famiglie e contribuiranno alla sostenibilità del sistema nel suo complesso.

UniSalute è la prima assicurazione sanitaria in Italia per numero di clienti gestiti. Si occupa esclusivamente di assicurazione per la salute in modo unico ed innovativo attraverso il lavoro di 560 persone, tra cui 45 medici presenti in azienda e un network qualificato di strutture sanitarie convenzionate direttamente presso le quali gli assicurati possono usufruire di prestazioni sanitarie di qualità con ridotti tempi di attesa e con il pagamento della prestazione da parte della Società.

Ogni cliente UniSalute ha dietro di sé la forza di 4,3 milioni di assicurati e di una "centrale di acquisto" che garantisce un controllo qualificato e costante della qualità: 9 clienti su 10 consigliano la struttura in cui hanno effettuato le cure. La rete di strutture sanitarie convenzionate è diffusa capillarmente su tutto il territorio nazionale e comprende ospedali, case di cura, poliambulatori, centri diagnostici e fisioterapici, studi odontoiatrici e di psicoterapia.

Fondata dal Gruppo Unipol nel 1995, UniSalute ha il primato nazionale nella gestione dei Fondi Nazionali di categoria, delle Casse Professionali e delle Casse aziendali.

www.unisalute.it

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