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Cronaca

La prof in pensione da otto anni pronta a prendere la tanto desiderata terza laurea: "Studiare è un antidepressivo"

"Sono sola, non ho più un marito, perché è morto nel 2005 e non ho figli - spiega Patrizia - Non ho nemmeno fratelli e sorelle. Ho solo un cugino che abita a Roma. Eppure ho tanti amici e la solitudine la combatto facendo le cose che mi piacciono: studiare e avere relazioni positive"

Quando ci sono costanza e passione nulla diventa un'impresa impossibile. A saperne qualcosa è Patrizia Pestrin Evangelista, ex professoressa di lingua e letteratura inglese, 69 anni compiuti, da 8 in pensione, che tra tre settimane andrà a Urbino a discutere la sua tesi in Storia dell'arte e a festeggiare  insieme ai suoi amici la proclamazione della sua terza laurea.

"Sono sola, non ho più un marito, perché è morto nel 2005 e non ho figli - spiega Patrizia - Non ho nemmeno fratelli e sorelle. Ho solo un cugino che abita a Roma. Eppure ho tanti amici e la solitudine la combatto facendo le cose che mi piacciono: studiare e avere relazioni positive con le persone che conosco".  

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Patrizia Pestrin Evangelista è un esempio concreto di lifelong learning, apprendimento continuo per tutta la vita, che attribuisce alla voglia di conoscenza anche una particolare dote antidepressiva. "Ora che sono in pensione ho tutto il tempo per me. All'inizio, soprattutto quando è morto mio marito, anch'io mi ero intristita molto. E' un attimo cadere nella depressione - continua Patrizia - Invece, grazie alla mia voglia di fare e alle mie passioni che curo fin da ragazza, ho riacquistato l'interesse per la vita attraverso lo studio. Penso che sia un lusso fare le cose che piacciono e dare voce alle proprie passioni è uno stimolo per tutti. Tra l'altro, studiando di più, ma soprattutto facendo le cose che mi piacciono e che mi fanno star bene, sono diventata più ricettiva e disponibile agli altri. Le mie amiche che affrontano momenti particolari mi chiamano e cercano un conforto da me, una parola buona, un consiglio. Aiutare le persone fa star bene".

Patrizia Evangelisti Pestrin, come detto, ha insegnato 40 anni, di cui gli ultimi 20 anni li ha trascorsi al Marie Curie di Savignano, sede a cui è molto legata e dalla quale sono usciti ex studenti con cui è tuttora in contatto.

"Io vengo da una famiglia umile, i miei facevano sacrifici per mantenermi agli studi - racconta Patrizia - e così io ho sempre lavorato e studiato. Mio padre, alla fine delle scuole medie, mi chiese cosa volevo fare e io risposi arte, è sempre stata la mia passione, e lui mi rispose che sarebbe stata una carriera difficile. Allora me lo richiese e io dissi Conservatorio. E la sua risposta, ovviamente, fu uguale. Alla sua terza domanda risposi lingue, scelta che fu accettata con maggiore entusiasmo e così studiai lingue straniere. Mi sono laureata a Cà Foscari a Venezia e ho iniziato a lavorare a scuola, lavoro che ho amato moltissimo. Ma non mi sono mai lasciata scappare le mie passioni: privatamente ho studiato canto, poi nel 1996 ho preso la seconda laurea in Storia e ora prendo la Specialistica in Storia dell'Arte a Urbino".

L'ex prof, che si laurea con la docente Annamaria Ambrosini Massari, ordinario di Storia dell'Arte Moderna, con la tesi "Il gioiello nella ritrattistica inglese dai Tudor a Windsor", non teme per nulla il fatto di trovarsi fianco a fianco con dei ventenni. E' solo un dettaglio trascurabile. Del resto è la luce dei suoi occhi a confermare che la scintilla vitale non ha età anagrafica ma si accende quando si è soddisfatti di ciò che si fa. A fare il tifo per lei, fuori dall'aula in cui si discute la tesi, ci saranno i numerosi amici ma anche dei suoi ex studenti. E se non è festa questa...

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