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Cronaca

Piazza della Libertà, Patrignani (Confcommercio): "Tassa aggiuntiva di 32 euro a testa"

Patrignani bacchetta: “Se il consiglio fosse stato convocato i mesi scorsi, e non ad appena quattro giorni di chiusura della piazza della Libertà, ci si sarebbe potuti confrontare nel luogo istituzionalmente più accreditato"

“Il consiglio comunale aperto dell'8 ottobre è una buona opportunità di confronto sulle politiche da adottare per il rilancio del centro storico e Confcommercio porterà il suo contributo. Plauso dunque a quei capigruppo consiliari che lo hanno proposto in comune accordo e anche al sindaco che si è detto favorevole. E' bene infatti dare voce anche a associazioni e comitato, l'importante è che li si voglia veramente ascoltare, disposti ad accogliere i suggerimenti utili a chi amministra”: Corrado Augusto Patrignani, presidente Confcommercio cesenate torna ad intervenire su piazza della Libertà.

Patrignani però bacchetta: “Staremmo per dire meglio tardi che mai: in effetti se il consiglio fosse stato convocato i mesi scorsi, e non ad appena quattro giorni di chiusura della piazza della Libertà, ci si sarebbe potuti confrontare nel luogo istituzionalmente più accreditato anche sull'osteggiatissimo intervento deliberato dal Comune con i soldi dei cittadini, pur essendo molti di loro contrari: 32 euro a testa per ogni cesenate, si è stimato”.

“La chiusura di piazza della Libertà non è l'unico problema del centro storico, forse neanche il maggiore, ma di sicuro è uno dei problemi più avvertiti da commercianti, residenti, fruitori dell'area antica cesenate. Confcommercio si farà portatrice in consiglio di un ventaglio di proposte per rilanciare l'attrattività del centro storico fra cui l'esigenza di proseguire con le indagini conoscitive sull'utilizzo del nucleo antico per individuare nuove strategie per accrescerne l'appeal, sulla scia dello studio di Iscom Group del 2012 che dette importanti direttive, non tutte in verità prese in considerazione al momento di decidere gli interventi”.

“Non potremo tacere, però, che un problema importante è la fruibilità del centro e che la funzione commerciale, centrale nell'area antica, deve essere sostenuta con un sistema della viabilità premiante per tutti i mezzi di locomozione e di trasporto pubblico e privato. E non potremo tacere che la funzione commerciale, distintiva del centro, deve essere valorizzata non semplicemente da parcheggi generici, bensì da parcheggi comodi. Comodi come quelli dei centri commerciali che per accedervi non devi prendere navette, ma ci vai direttamente perché sono attigui alla struttura”.

“A nostro avviso parcheggiare in un parcheggio scomodo e distante dal luogo in cui si è diretti è contro la logica, se non contro natura. Quanto a piazza della Libertà fino all'ultimo giorno utile, e anche dopo, diremo che l'intervento è da sospendere, come abbiamo ripetuto tante volte in questi ultimi due anni adducendo ragioni su ragioni. Ne aggiungiamo una, scaturita dagli ultimi sviluppi: il finanziamento regionale di 1,5 milioni non c'è e, nella migliore delle ipotesi, arriverà fra qualche anno e quindi non sarà adoperabile per piazza della Libertà. In questi anni la giunta ha sempre detto che l'intervento si sarebbe fatto anche grazie a quel finanziamento, presentato come certo e imminente. Così invece non è, o comunque non è stato. Sarà mai? Ed è questa una ragione in più per bloccare l'intervento, che per ogni famiglia diventerà una sorta di tassa aggiuntiva. La tassa per la piazza pedonalizzata”.

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