rotate-mobile
Cronaca

Piazza della Libertà, la cartoleria "Bettini" in grande sofferenza: "Limitiamo i danni"

La storica cartoleria "Bettini" è sempre più in sofferenza per il cantiere di piazza della Libertà , che di fatto la mura dentro il portico, esposta sempre di più al degrado

La storica cartoleria “Bettini” è sempre più in sofferenza per il cantiere di piazza della Libertà , che di fatto la mura dentro il portico, esposta sempre di più al degrado. E in un appello il titolare Marco Giangrandi, che è stato anche il coordinatore della protesta che ha portato a raccogliere oltre settemila firme contro il progetto di chiusura e pedonalizzazione della piazza, chiede all'amministrazione di intervenire, almeno per limitare i danni.

Giangrandi ricorda che “Adamo Bettini è una cartoleria nata del 1888, punto di riferimento di molti cesenati. Paghiamo oltre 7.000  euro all'anno di imposta sull'immobile e diamo lavoro a 6 persone. Una delle poche attività ancora aperte sul cantiere desolato di Piazza della Libertà”. Il titolare rimprovera a sindaco e assessori di non essere venuti neanche “per capire la situazione, sono solo in grado di presentarsi sorridenti alle inaugurazioni ma quando c'è bisogno di dialogo e confronto per aiutare i cittadini si dileguano magicamente”.

Nella missiva inviata al sindaco Paolo Lucchi e agli assessori Tommaso Dionigi e Maura Miserocchi scrive Giangrandi: “La premessa è di una situazione economica difficile che colpisce tutta la città, e non solo, alla  quale aggiungiamo una decisione di partire con lavori di riqualificazione Piazza della Libertà, seguita ancora da una chiusura totale dell'area con inserimento ZTL. Sono decisioni che come sapete non approvo per modalità e tempi, ma che rimangono una decisione dell'amministrazione che sono costretto ad accettare,  subendola”.
 
Dalla “Adamo Bettini” rilevano che c'è un rischio “ghettizzazione” di questa parte della città “della quale purtroppo vi ritengo complici in quanto passivi, pur essendone a conoscenza”. E spiega: “Mi riferisco nello specifico ad azioni semplici che potrebbero sicuramente aiutare la mia attività, come del resto tutte quelle che si affacciano al cantiere, ad "ammortizzare il colpo". Dopo la chiusura del camminamento che da Piazza della Libertà, attraverso il fianco del Duomo,   portava alla fontanella di corso Garibaldi, il passaggio pedonale è ai minimi storici. I portici, lato cartoleria ed Ex Feltrinelli, sono diventati pericolosi a tal punto che addirittura le commesse devono essere accompagnate alla fermata della navetta perché hanno paura dopo che una di loro all'uscita è stata avvicinata da un malintenzionato”.

Ed ancora: “La corte che collega via Vescovado a Piazza della Libertà è diventata una fogna a cielo aperto, sarà privata ad uso pubblico ma se ne nessuno prende in mano la situazione mediando, e potete farlo solo voi come amministrazione, la cosa potrà solo peggiorare. La rete perimetrale del cantiere, inoltre, chiude parte importante del passaggio tra via Vescovado e piazza della Libertà,  in maniera ingiustificata  dato che i  lavori sono fermi e lo saranno ancora per molte settimane, questa cosa crea anche un problema di sicurezza in caso occorrano vie di fuga. Tutto questo concatenarsi di situazioni mi sta creando un grande  danno economico e di immagine per questo chiedo possibilità di incontrarci per valutare insieme proposte concrete”, conclude Giangrandi.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Piazza della Libertà, la cartoleria "Bettini" in grande sofferenza: "Limitiamo i danni"

CesenaToday è in caricamento