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Cronaca

Memorie vive, alla scoperta del confine italo-slavo: alla Malatestiana gli incontri organizzati dalla scuola media

Nella suggestiva cornice dell’Aula Magna della biblioteca Malatestiana il professore Maurizio Gioiello, esperto dell’Istituto Storico della Resistenza di Forlì-Cesena, ha tenuto nella mattinata di ieri, mercoledì 13 marzo, un’appassionante lezione

Nella suggestiva cornice dell’Aula Magna della biblioteca Malatestiana il professore Maurizio Gioiello, esperto dell’Istituto Storico della Resistenza di Forlì-Cesena, ha tenuto nella mattinata di ieri, mercoledì 13 marzo, un’appassionante lezione in preparazione del progetto “Il fuoco sotto la cenere: la memoria unica speranza di vita”. Il progetto, cofinanziato dall’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna e vincitore del bando “I viaggi della memoria e viaggi attraverso l’Europa 2024”, ha visto Gioiello approfondire la storia del confine italo-slavo, dal 1915 al 1954, compreso il Memorandum di Londra. 

Durante la sua eloquente esposizione, l’esperto ha guidato gli alunni attraverso le intricanti sfide e i drammatici eventi che hanno caratterizzato il confine orientale nel corso del XX secolo. Dall’epoca dell’Impero Asburgico alla sanguinosa repressione fascista, fino al tumultuoso secondo conflitto mondiale con le tragiche vicende delle foibe istriane e giuliane. 

“L’attenzione – commenta il Dirigente Donato Tinelli – è stata posta sulla complessità storica e sulle conseguenze umane di questi avvenimenti. In particolare, si è evidenziata l’importanza dell’esodo verso l’Italia, sottolineando come questo evento abbia plasmato profondamente il tessuto sociale e culturale delle regioni coinvolte. Attraverso un’analisi acuta e documentata, si è reso omaggio alla memoria di coloro che hanno vissuto queste esperienze, offrendo una prospettiva ricca e articolata su un capitolo spesso trascurato della storia italiana”. La lezione di Gioiello in Malatestiana non è stata solo un’occasione per approfondire la conoscenza storica, ma anche per riflettere sul valore della memoria collettiva e sulla sua capacità di fungere da faro nella navigazione del presente. 

Hanno partecipato all’evento, in presenza, circa 80 studenti che hanno potuto apprezzare non solo la competenza accademica del relatore, ma anche il suo impegno nel tramandare una narrazione autentica e inclusiva delle vicende che hanno segnato il confine italo-slavo. Ulteriori 7 classi hanno seguito l’evento tramite un collegamento in streaming dalle varie sedi della scuola.

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