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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

"Memoria del mondo", l'associazione finanzia il restauro dei codici della Malatestiana

“La Biblioteca Malatestiana è Cesena e non il contrario”, ne sono fermamente convinti i soci dell'Associazione che hanno finanziato il restauro di nove codici

Cinque anni di impegno nel restauro degli antichi codici dell'Associazione “Amici della Biblioteca Malatestiana” e prospettive future del complesso culturale nella mente del  neo assessore alla cultura Carlo Verona.

“La Biblioteca Malatestiana è Cesena e non il contrario”, di questo ne sono fermamente convinti i soci dell'Associazione  che  hanno finanziato il restauro di nove codici individuati sulla novantina che necessitano di cure dei complessivi trecentoquarantatre che costituiscono l'eredità culturale che Novello Malatesta volle lasciare alla città. In questi anni il sodalizio culturale ha investito nei restauri circa dodicimila euro frutto delle quote dei centosessanta soci e del ricavato della pubblicazione di due volumi realizzati a titolo gratuito da giornalisti e scrittori romagnoli. Il più vecchio è stato “Prove D'Amore”, al quale hanno contribuito venti autori, a cura di Sandra Pieri ed Elide Giordani, il più recente è l'antologia “Madri. Storie di Figli”, cinquanta storie scritte da altrettanti scrittori,  a cura di Elide Giordani che ha avuto un successo notevole e addirittura è stato presentato da Sergio Zavoli, grazie all'interessamento della ex senatrice cesenate Mara Valdinosi, presso  il Senato a Roma. Le due opere hanno portato complessivamente nelle casse dell' associazione oltre dodicimila euro dei quali undicimila destinati al completo restauro dei nove  codici,  ma non finisce qui perchè l'impegno del gruppo culturale continua con nuove proposte di finanziamento anche perchè il lavoro di conservazione è ancora lungo.

“I codici malatestiani – ha sottolineato Paola Errani, direttrice della parte antica della biblioteca e prossima a lasciare l'incarico – sono qualcosa di vivo che necessitano di una continua attenzione per renderli fruibili ai ricercatori . A parte il valore monetario  che può aggirarsi anche sul mezzo milione di euro ciascuno, i codici  hanno proprietà particolari legate alla tecnologia dell'epoca anche se bisogna evidenziare che in cattivo stato di conservazione sono pochi e questo è frutto del microclima della sala del Nuti e della cura realizzata nel passato di conservarli. Purtroppo le cose si logorano, come le coperture e le rilegature, pertanto l'apporto finanziario dell'associazione è fondamentale”. “Credo che sia grazie ai codici, oltre al complesso murario praticamente intatto – ha continuato il presidente ed ex sindaco Giordano Conti – che questa biblioteca è diventata Memoria del Mondo. Spero che continui per sempre ad essere quella che pensò Novello nel fondarla, ovvero una proprietà che porta ricchezza culturale alla città”. “Direi che l'iniziativa, che oggi si conclude – ha sottolineato la vicepresidente Elide Giordani, nota giornalista – della pubblicazione del libro “Madri. Storie di Figli”  ha rappresentato un momento importante di finanziamento. Settecento copie tutte vendute, anche gli autori dell'antologia, che hanno scritto gratuitamente, si sono comprati la propria, un grazie anche a Paolo Montalti, Credito Cooperativo Romagnolo, Rotary Club Cesena che hanno pagato i costi di stampa, a 'I Libri di Elena' che li ha venduti gratuitamente e a Romagna Iniziative che ne ha acquistati cento copie”.

“La presentazione dell'antologia al senato di Roma – ha evidenziato l'ex senatrice Mara Valdinosi -   è stato un momento stupendo anche grazie al contributo del senatore  Sergio Zavoli che ha presentato un notevole spaccato di conoscenza culturale delle Terre di Romagna e ha descritto il suo dramma giovanile di allontanarsi da questi luoghi per stabilirsi per lavoro a Roma”. “Non posso far altro che ringraziare – ha concluso l'assessore Carlo Verona – questo  sodalizio per il suo impegno e amore per la cultura. Cesena vanta un grande associazionismo legato alla cultura  dove si lavora quasi sempre in silenzio. Io stesso in questo inizio di mandato ho passato molto tempo a consultarli e a farmi un'idea di come agire in una città dove tutto sprizza sapere e storia. Ora è troppo presto per dare delle risposte conclusive sul mio operato futuro che ha, tuttavia, come linee fondanti quelle espresse nel programma elettorale del sindaco Enzo Lattuca. Certo è che la Biblioteca Malatestiana dovrà avere un direttore di grande qualità, uno scienziato, che sappia coordinare la vecchia e la nuova biblioteca e nello stesso tempo essere dotato di autonomia. A questo riguardo stiamo lavorando come giunta al bando e prossimamente presenteremo quali dovranno essere i suoi  requisiti e i compiti da assolvere. Lo stesso dicasi per il cambio  di tanti valenti operatori che sono andati o stanno andando in pensione, anche per loro bisognerà provvedere a sostituirli degnamente per non far scadere la qualità del personale e quindi dell'offerta culturale di ricerca ed approfondimento. Per il resto, oltre a quanto verrà stanziato nel prossimo bilancio per la cultura, credo che bisognerà esplorare anche il campo degli sponsor, non per niente Cesena vanta un tessuto industriale di livello internazionale”. 
 

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