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Cronaca

Figli allontanati, il Comune: "Lo decide l'autorità giudiziaria per il loro bene"

Il Comune di Cesena "condivide pienamente l'attenzione e la preoccupazione sul tema dell'allontanamento dei minori, dal momento che - come abbiamo sempre affermato - per noi l'interesse dei bambini è preminente"

Il Comune di Cesena “condivide pienamente l’attenzione e la preoccupazione sul tema dell'allontanamento dei minori, dal momento che – come abbiamo sempre affermato - per noi l'interesse dei bambini è preminente”: lo dice una nota del municipio in risposta alla manifestazione che si è tenuta martedì sera in piazza del Popolo per protestare contro i cosiddetti “allontanamenti facili”.

Per il Comune tali allontanamento sono tutt'altro che facili, sempre secondo la stessa nota: “Ci preme sottolineare che i servizi socio-sanitari comunali attivano gli eventuali allontanamenti esclusivamente su mandato dell'autorità giudiziaria, nei casi di presunto pregiudizio, abuso, maltrattamento e violenza assistita sui bambini. Ci è chiarissimo come tutti i bambini abbiano diritto ad avere genitori responsabili e a vivere con loro nelle loro case. Per questo, ove possibile, il Comune investe energie, professionalità e risorse importanti al fine di supportare le situazioni di rischio, sostenere le famiglie fragili e conflittuali e prevenire quanto più possibile ogni forma di allontanamento”.

Infine il Comune replica di non aver ricevuto alcun invito, a differenza di quanto gli organizzatori hanno sostenuto: “Visto che qualcuno ha stigmatizzato l’assenza delle istituzioni, desideriamo precisare che né il Sindaco Paolo Lucchi né l'Assessore Simona Benedetti sono stati direttamente contattati ed invitati a prendere parte all'iniziativa”.

"Genitori per sempre": la manifestazione (Foto Davide Sapone)



La manifestazione è stata organizzata dall’associazione “Genitori per sempre”, con circa un centinaio di presenti. L’iniziativa aveva lo scopo di attirare l’attenzione sul tema dei numerosi bambini che si trovano lontano dai loro genitori, in case famiglie, case protette e comunità, allontanati per effetto di provvedimenti di legge. La manifestazione ha visto i manifestanti accendere delle candele davanti al portone del municipio. La protesta ha visto al suo interno varie anime. Si va da quei genitori che ritengono di essere stati allontanati ingiustamente dai propri figli, molto spesso nel corso di burrascose e tormentate separazioni coniugali.

In Italia ci sono circa 42mila minori che vengono tenuti in case famiglia, che l’associazione definisce “allontanamenti facili”. Per questi si chiede una giustizia più celere e maggior considerazione della famiglia allargata, con affidi di preferenza a nonni e zii, all’interno quindi della stessa cerchia famigliare, per poi rientrare nel più breve tempo possibile nella famiglia di appartenenza. Inoltre l’associazione calcola che ci sono “4 milioni di bambini a cui non è concesso il vero affido condiviso”. All’iniziativa hanno partecipato anche altre associazioni di tutela dei minori.

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