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Cronaca

Manifestazione Cgil a Roma, anche la sinistra locale si mobilita

"Come forze della sinistra siamo mobilitati anche a livello locale per la riuscita della manifestazione e lavoreremo perché la partecipazione sia la più ampia possibile, ma siamo anche impegnati perché a tutto ciò ci sia un seguito"

La Cgil ha indetto per sabato una grande manifestazione nazionale a Roma che si concluderà a Piazza San Giovanni, alle ore 12.00, con l’intervento del segretario generale Susanna Camusso. Due i cortei previsti, che dalle ore 9.00 sfileranno per le vie della capitale: uno partirà da Piazza della Repubblica, l’altro da Piazzale Ostiense.

"Il Partito Democratico appare particolarmente impegnato in questi anni a contrastare ed eludere i vincoli posti dalla nostra Costituzione - commentano Partito della Rifondazione Comunista Cesena, Sinistra Italiana Forlì-Cesena e Partito Comunista Italiano Forlì-Cesena - Lo dimostrano i molti provvedimenti che non hanno superato indenni la verifica della Corte Costituzionale. Ora che il tentativo di modifica della Costituzione è stato respinto a larghissima maggioranza dal voto popolare del 4 dicembre scorso, il Governo procede con modalità che si possono definire veri e propri raggiri. È quello che è successo sul referendum promosso dalla Cgil per l’abolizione dei voucher: per impedire la consultazione prevista per il 28 maggio, il Governo ha prima abolito i voucher e poi, a pochi giorni dall’annullamento del voto, ha presentato un provvedimento, sostenuto da Pd, Forza Italia e Lega, per quella che è, nei fatti, la loro reintroduzione imponendo su questo anche il voto di fiducia. È la prima volta nella storia della Repubblica che un Governo abroga una legge per evitare di sottoporsi al voto referendario e, nel giro di un mese, la ripropone raggirando, così l’articolo 75 della Costituzione. Anche se la nostra dovrebbe essere una “Repubblica fondata sul lavoro”, continua il tentativo pervicace di ridurre i lavoratori e le lavoratrici a merce “usa e getta”. Tutto ciò è inaccettabile sia nella forma, sia nella sostanza e rende evidente come ormai destre e Partito Democratico siano sempre più simili. È per questo che come forze della sinistra siamo mobilitati anche a livello locale per la riuscita della manifestazione “per il lavoro, per la democrazia, per la Costituzione” promossa dalla Cgil a Roma e lavoreremo perché la partecipazione sia la più ampia possibile, ma siamo anche impegnati perché a tutto ciò ci sia un seguito".

"Siamo convinti - proseguono i partiti - dell’urgenza e della reale possibilità di un soggetto politico unitario della sinistra in un quadro politico in cui i tre poli attuali: la destra, il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle o demoliscono o non mostrano alcun interesse per l’uguaglianza e la giustizia sociale. Non una “combinazione di sigle”, ma una forza capace di dare rappresentanza alla parte più fragile di questo Paese, a quanti, giovani e meno giovani, in seguito alla crisi, sono scivolati nella fascia del bisogno, della precarietà, della mancanza di futuro e di prospettive, a coloro che da anni non votano più perché non credono che la politica possa dare soluzioni per migliorare la vita quotidiana. Un progetto capace di dare una risposta al popolo che il 4 dicembre scorso è andato in massa a votare “no” al referendum costituzionale, perché in quella Costituzione si riconosce e da lì vorrebbe ripartire per attuarla e non limitarsi più solo a difenderla. Abbiamo aderito con convinzione, quindi, all’appello “Un’alleanza popolare per la democrazia e l’uguaglianza” lanciato nei giorni scorsi da Anna Falcone e Tomaso Montanari che propone, a tutti coloro che condividono la necessità di costruire e far vivere una sinistra autonoma dal Partito Democratico, di partecipare domenica a una grande assemblea a Roma al Teatro Brancaccio. Un simile progetto, però, non si costruisce dall’alto, ma dal basso con un processo di partecipazione vera, con metodo democratico e noi saremo impegnati anche qui nei nostri territori a promuovere iniziative di coinvolgimento e di costruzione concreta di una prospettiva diversa da quella imposta dall’ideologia neoliberista che, ormai, pervade tutti coloro che sono al potere sia locale, sia nazionale che si dicano di destra, “né di destra né di sinistra” o di centro - sinistra".

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